L'umanesimo integrale di Antonio Catricalà
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In questa stagione di crisi pandemica globale, di crisi del sistema economico ed industriale, di crisi sociale, l’insegnamento di metodo di Antonio Catricalà ci resta come un’importante eredità
Nelle cronache si sono attribuite a Catricalà appartenenze all’area di centrodestra, ma in realtà di sé egli ha sempre rivendicato la neutralità del tecnico.
Ma quel vuoto in realtà è solo apparente.
La grande umanità, il tratto gentile, la raffinata ironia, l’intelligenza vivida sono la vera cifra del presidente Catricalà e ne hanno disegnato una figura ispirata a quello che un tempo si sarebbe detto un umanesimo integrale. (L'HuffPost)
Su altri giornali
Il Consiglio direttivo dell'Istituto grandi infrastrutture, infatti, pochi giorni fa aveva nominato presidente l'ex magistrato ed esponente del governo Letta. Quanto alla sue precedente esperienza di governo, Catricalà era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel 2011-2013 nel governo Monti e viceministro allo Sviluppo economico nel 2013-2014 nel governo Letta. (Il Messaggero)
Catricalà collaborò con la Banca d’Italia nella fase di passaggio delle competenze da Banca d’Italia all’Antitrust, ricorda Calabrò, « costituendo a gennaio 2006 la direzione Credito di Concorrenza e avviando lo stesso giorno la prima indagine conoscitiva sui costi reali dei conti correnti bancari». (Corriere della Sera)
cronaca. Ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex garante dell'Antitrust è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma: si è tolto la vita con un revolver calibro 38. (TG La7)
La tragedia. Un colpo di pistola alla testa, il corpo riverso sul balcone, la moglie disperata che chiama i soccorsi. Chi era Antonio Catricalà. Sessantove anni, calabrese di Catanzaro, padre di due figlie, Catricalà - allievo di Federico Caffè - è stato innanzitutto un importante uomo di governo e delle istituzioni. (LaC news24)
Giovani, trasporti, cultura, turismo: queste la parole chiave al centro del suo intervento in cui emergeva tutta la semplicità e la lucidità, propria dei più grandi, come nel caso di una figura, la sua, che ha ricoperto ruoli di altissima responsabilità e prestigio al Governo del Paese. (CatanzaroInforma)
Succedendo a Giuseppe Tesauro è stato presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. Il 18 novembre 2010 era stato designato Presidente dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato pochi giorni dopo. (QuiFinanza)