Morta Antonia "Cassandra" Capasso, malata di cancro che sognava di partecipare ad ‘Amici’
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È con grande tristezza che il mondo dei social e della musica, piange la morte di Antonia Capasso, conosciuta da tutti come Cassandra, avvenuta a soli 25 anni. La giovane, originaria di Frattamaggiore, ha lottato per anni contro un linfoma linfoblastico, una forma aggressiva di cancro, ma non ha mai abbandonato il suo sogno di diventare una cantante e partecipare al talent show "Amici" di Maria De Filippi. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
È morta Antonia Capasso, nome d'arte Cassandra, una ragazza di 26 anni che sognava di fare la cantante e di partecipare ad Amici ma le è stato impedito dalla scoperta di un tumore. Nel frattempo, però, era arrivato il lockdown per la diffusione della pandemia del Covid-19 e Antonia Cassandra Capasso aveva ricevuto una diagnosi ben peggiore. (La Gazzetta dello Sport)
Nel video diventato virale si esibiva sulle note di "If I Ain't Got You" di Alicia Keys, guadagnandosi un provino via Skype per la scuola di Maria De Filippi. Non ce l'ha fatta Antonia Capasso, conosciuta come Cassandra, a causa di un linfoma linfoblastico ha perso la vita a soli 25 anni. (ilgazzettino.it)
Quell’apprezzata cover del brano “If I Ain’t Got You” di Alicia Keys, con più di 200 mila… (La Repubblica)
Tutti in città ricordano il video in cui cantava durante una seduta di chemioterapia. Incredulità e dolore avvolgono la comunità di Frattamaggiore a poche ore dalla notizia della morte della 25enne Antonia Capasso, da tutti conosciuta come Cassandra (ilmattino.it)
È morta per un tumore Antonia "Cassandra" Capasso: il provino per “Amici” durante la chemio Il sogno infranto dal linfoma (Milleunadonna.it)
Nel nome «aggiuntivo», poi, quel Cassandra che aveva associato al suo registrato all'anagrafe, vi era la cifra del suo impegno: voleva eccellere, trionfare. Fino alla fine attaccata alla vita, con una voglia di reagire a quel male terribile che ne avevano fatto una «guerriera», come tutti gli amici e familiari le riconoscevano. (napoli.corriere.it)