Pane e pasta, prezzi record (fino a 9,8 e 4,7 euro al chilo): ecco dove
Anche Coldiretti ha lanciato l’allarme riguardo al prezzo del grano, che aumenta di 13 volte e ricade poi sulle tasche dei consumatori.
Un chilo di grano tenero in Italia ha raggiunto il valore massimo di 40 centesimi, sottolinea Coldiretti, direttamente influenzato dalle quotazioni internazionali.
I prezzi di pane e pasta. A causa del caro-bollette e del forte rincaro delle materie prime, a lievitare è il prezzo di prodotti di largo consumo, come il pane e la pasta. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
«In questi ultimi giorni, a causa della guerra in Ucraina, si diffondono sulla stampa notizie di considerevoli aumenti dei listini di pane e pasta. Certo è che se i prezzi dovessero continuare ad aumentare sarà inevitabile un ritocco dei listini» (ilmessaggero.it)
Coldiretti ha calcolato che dal grano al pane il prezzo aumenta di 19 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l'acqua per ottenere un chilo di prodotto finito. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ed a Venezia, per acquistarne un solo chilogrammo, si può arrivare a spendere fino a 8,5 euro e mezzo, con una media di 5,52 euro. Emblematico il caso del grano: un bene essenziale come il pane ha già raggiunto quotazioni inimmaginabili fino a qualche mese fa. (Corriere della Sera)
Nello specifico il 60enne quantifica in "15 euro al quintale che abbiamo pagato in più dallo scorso novembre. A memoria, dall’avvento dell’euro, il prezzo della farina da noi utilizzata ha sempre oscillato sui 30 euro al quintale. (il Resto del Carlino)
Al secondo posto si piazza Forlì, dove il prezzo massimo del pane fresco è di 9 euro al kg (4,37 euro il prezzo medio). Vola, con il caro bollette e il boom delle materie prime, il prezzo del pane: il record, segnala Assoutenti, e’ stato registrato a Ferrara dove viene venduto fino a 9,8 euro al chilo. (Metropolisweb)
Il caro-bollette fa impennare i prezzi di prodotti di largo consumo come pane e pasta, beni che nei prossimi giorni potrebbero risentire del conflitto scoppiato in Ucraina e dei forti incrementi nelle quotazioni delle materie prime. (il Fatto Nisseno)