Vincenzo Coviello sui conti spiati: “Sono malato di curiosità, assumo farmaci per smettere. Ci avevo preso gusto ma ora sono pentito”

Bari — «Sono pentito di quello che è successo e chiedo scusa a tutti. AI clienti, alla banca: ho sbagliato, lo so, ma sono anche certo che tutti i dati da me visionati, non solo non sono stati trasferiti a terze persone ma non sono nella maniera più assoluta tra i miei ricordi». Fin o a questo momento il bancario guardone, o forse spione, Vincenzo Coviello, non ha ancora voluto dire la sua. «Non … (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Le scuse di Banca Intesa Sanpaolo per i conti dei potenti spiati da un suo dipendente non sembrano bastare a Tommaso Foti. Il capogruppo di Fratelli di Italia alla Camera, forse anche per allontanare l’attenzione dalle liti interne al centrodestra sulla manovra, non rinuncia a calcare la mano sulla vicenda, collegandola ai presunti dossier del finanziere Pasquale Striano e arrivando a ipotizzare una regia estera dietro il voyeurismo finanziario messo in atto da Vincenzo Coviello. (Avvenire)

L’ex impiegato di Intesa Sanpaolo, indagato per aver spiato oltre 3.500 conti correnti di vip e politici, tra cui anche quello della presidente del Consiglio, è tornato a ridimensionare, tramite i suoi avvocati, la vicenda che lo vede accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. (Virgilio Notizie)

“Possiamo escludere che sia stata compiuta una attività di dossieraggio o, comunque, che vi sia stata cessione di dati a terzi”. Dalla lettera … (Il Fatto Quotidiano)

I correntisti spiati vogliono un risarcimento dalla banca

La filiale Intesa San Paolo dove lavorava Vincenzo Coviello, l'uomo indagato per aver spiato i conti delle sorelle MeloniANSA La banca, secondo il procuratore di Bari Roberto Rossi e l’aggiunto Giuseppe Maralfa, avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli inquirenti hanno formalmente iscritto la banca nella quale lavorava Vincenzo Coviello nel registro degli indagati: avrebbe infatti violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, non segnalando tempestivamente agli inquirenti gli accessi abusivi. (Sky Tg24 )

Le indagini erano iniziate il 22 luglio dopo che un correntista, al quale erano stati segnalati dalla banca gli accessi abusivi al suo conto corrente, aveva presentato una denuncia. L’ex dipendente, sottoposto a procedimento disciplinare e poi licenziato da Intesa Sanpaolo lo scorso 8 agosto, è ora indagato dalla Procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. (Liberoquotidiano.it)