Nordio: "Il processo Open Arms non doveva neanche iniziare. Bisognerà risarcire gli errori dei pm"

La sentenza di primo grado del processo Open arms è il "segnale che abbiamo la stragrande maggioranza di magistrati preparati e coraggiosi, che applicano le leggi prescindendo dalle loro idee politiche" e che "questo processo, fondato sul nulla, non si sarebbe nemmeno dovuto cominciare: e comunque avrebbe dovuto coinvolgere (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

C’è un altro protagonista politico del processo Open Arms, che ha visto Matteo Salvini assolto in primo grado l’altro ieri a Palermo. Ed è Maurizio Gasparri. L’attuale capogruppo di Forza Italia in Senato, infatti, nella scorsa legislatura presiedeva la giunta per le elezioni e le immunità di Palazzo Madama. (Liberoquotidiano.it)

Ma soprattutto il ministro vede la riforma costituzionale della separazione delle carriere (in stile anglosassone) tra magistratura inquirente e giudicante la riforma con “con più possibilità di arrivare in fondo e nei tempi più rapidi”, visto che sono già passati due anni di legislatura senza nessun voto sulle riforme: né la giustizia né il premierato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Le centinaia di messaggi e chiamate, dagli alleati sovranisti Orban e Le Pen ma pure da «politici di sinistra». L'accelerazione sulla riforma della giustizia: «Separare le carriere, da ieri, è ancora più urgente». (ilgazzettino.it)

Il pressing di Lega e FI: misure per far pagare i magistrati che sbagliano

Chi si loda s’imbroda, si dice dalle mie parti. I centri saranno anche un fallimento, ma Meloni oggi fa una riunione per procedere e giura che funzioneranno. (La Stampa)

Sei anni fa, nell’unico Natale del governo gialloverde, stavano brindando assieme, l’uno da presidente del Consiglio, l’altro da suo vice e ministro dell’Interno. (Corriere Roma)

Chi sbaglia, paghi. Se vale per i medici, gli ingegneri e praticamente tutte le altre categorie professionali, perché non deve valere anche per i giudici? Se lo chiede il centrodestra, all’indomani dell’assoluzione «perché il fatto non sussiste» per Matteo Salvini. (ilmessaggero.it)