Italia non esce dall'Oms, Schillaci smentisce la Lega

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SALUTE

Il sogno della Lega di abbandonare l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ispirato dall'esempio degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump, è durato meno di una settimana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha infatti chiarito alla Camera, durante il question time, che l'uscita dall'Oms non è contemplata nel programma di governo. Schillaci ha sottolineato l'importanza di un dibattito critico sul ruolo dell'Oms, con particolare attenzione all'allocazione e all'utilizzo delle risorse, nonché alla governance dell'organizzazione.

Il ministro ha ribadito che è dovere del governo assicurare che ogni euro investito nella salute globale sia impiegato nel modo più efficace possibile. La proposta della Lega, presentata al Senato, chiedeva che l'Italia seguisse l'esempio degli Stati Uniti di Trump, uscendo dall'agenzia delle Nazioni Unite. Tuttavia, Schillaci ha frenato gli entusiasmi del partito, affermando che l'isolazionismo non è la soluzione ai problemi attuali.

Nel contesto delle cure mediche durante l'era Trump, i ricercatori e gli scienziati del National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti hanno descritto la situazione come un "ritorno all'età della pietra". L'annullamento improvviso dei processi di revisione delle sovvenzioni, che finanziavano la ricerca in vari ambiti, dal cancro alla demenza, alla depressione e alle malattie cardiache, è stato paragonato allo schianto di un meteorite.

Schillaci ha inoltre smentito le affermazioni di Matteo Salvini riguardo ai numeri relativi all'uscita dall'Oms, ribadendo che la proposta non fa parte del programma di governo.