Jovanotti a sorpresa a Torino: la commozione di Alessandro Baricco

Continueranno fino alle 17 di oggi (22 settembre) in piazza Borgo Dora le celebrazioni della Scuola Holden di Torino, in festa per i suoi primi trent'anni. E' questo il tempo trascorso da quando Alessandro Baricco fondò in corso Dante la sua scuola di scrittura, cresciuta fino a trasformarsi in un punto di riferimento importante per quanti desiderano diventare professionisti della "penna". Il compleanno è iniziato questa mattina con una grande sorpresa: dopo la lezione del "preside" Baricco, ha fatto la sua comparsa non annunciata Lorenzo Jovanotti "vecchio" amico della Scuola Holden. (Torino Cronaca)

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Per l’occasione sono stati invitati tutti i 3.500 ex allievi che hanno frequentato la Holden dal 1994 ad oggi, oltre a docenti, scrittori e scrittrici che sono passati nelle aule in questi anni. Dopo la lezione del Preside Alessandro Baricco è arrivato a sorpresa un ospite e amico della Holden: Lorenzo Jovanotti che ha dialogato con Baricco e suonato alcuni dei suoi brani più significativi. (Corriere TV)

Quanto hanno discusso i salingeriani, inguaribili ammaliati dal sedicenne Holden Caulfield in crisi esistenziale nell’Upper West Side, intorno a quel “and all” che lo scrittore americano ha aggiunto a bizzeffe tra i giovani pensieri sospesi del suo protagonista. (La Repubblica)

In questa lezione troverete moltissime indicazioni stilistiche, ma anche pensieri e considerazioni dell’autore di Novecento, Seta, Oceano mare e Castelli di rabbia. Grazie a tutti di essere venuti, ma è un regalo che fate a voi stessi. (La Stampa)

“La Scuola Holden dimostra che il talento non esiste, ma si crea”

Si sono appena conclusi i festeggiamenti per il trentesimo anniversario della Scuola Holden di Torino, uno degli istituti più prestigiosi dedicati all'arte dello storytelling. (Io Donna)

Lorenzo Jovanotti ospite a sorpresa per la festa dei 30 anni della Scuola Holden di Alessandro Baricco. Il cantautore è salito sul palco e ha dialogato con lo scrittore sulla loro trentennale amicizia e sul legame tra musica e scrittura, narrazione ed energia. (La Stampa)

«Il talento non esiste, ma si crea». Come è iniziata la sua avventura torinese?«Ho cominciato come studente della Holden, continuato come maestro e poi dopo alcuni lavori nell’editoria e libri sono tornato a lavorare con Baricco con cui ci siamo dati la sfida di trasformare la scuola anche in un centro produttivo che lavori ad oggetti narrativi tra i più diversi, dai musei alle antologie scolastiche, perché c’è tanta forza e intelligenza da scaricare a terra». (La Stampa)