“Calderoli dice bugie, ha perso: Cassese&C. adesso si vergognino”

“Calderoli sta facendo una sceneggiata, ma ha perso. E nel comitato Lep dovrebbero vergognarsi”. Massimo Villone, costituzionalista tra i primi a organizzare la battaglia contro l’autonomia, non ha dubbi: la sentenza della Corte costituzionale, per quel che si può capire dal comunicato di ieri, fa a pezzi il ddl Calderoli, il quale “mente sapendo di … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

E anche un modo per evitare un referendum che al Sud e non solo «rischiava di essere per noi un bagno di sangue». La bocciatura della Corte costituzionale su molti punti della legge sull’Autonomia regionale voluta dalla Lega è «severa». (Corriere Roma)

Schiaccia sull’acceleratore la Lega per nulla decisa a rallentarne il percorso e riaprire un lungo iter parlamentare come sembra suggerire la Corte. All’indomani della tagliola della Corte Costituzionale nel centrodestra si propinano diverse ricette per rimettere in pista la riforma federalista promessa agli elettori. (ilmessaggero.it)

Ciò significa che per gli interventi che la Corte ha fatto, tutte le procedure che sono state avviate dalle singole regioni per stipulare le cosiddette intese previste dall'articolo 116 comma 3 non possono andare avanti, quindi il processo è fermo e non potrà che essere fermo. (Tiscali Notizie)

Autonomia, panico nella Lega. È scontro tra Zaia e Calderoli

Diciamo che non è un colpo all’autonomia, ma come l’autonomia viene declinata in un modo che diventa fortemente disgregante. Insomma, nessuna Regione può diventare uno Stato a parte”. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Nel day after della sentenza della Corte costituzionale che giovedì ha dichiarato in parte illegittima la riforma sull’autonomia differenziata, il governo è in tilt e a dare il colpo di grazia ci pensa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla festa dei 25 anni dell’Osservatorio permanente dei giovani editori. (Il Fatto Quotidiano)

Al di là delle dichiarazioni tutti si interrogano sul che fare ora: sia nella maggioranza che nelle opposizioni, per le quali diventa dirimente sapere se la Cassazione a metà dicembre consentirà il referendum sulla parte residua della legge Calderoli. (il manifesto)