Per Moorhouse, Ceo di Itia, non c’è stata anomalia nel comunicare dopo mesi la sospensione provvisoria. "Caso Sinner, nessuna violazione delle regole»
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Il caso di doping di Jannik Sinner è chiuso, con il numero uno del mondo che ha patteggiato tre mesi di stop. Ma continua a fare discutere. Ad un anno dalla positività ad uno steroide anabolizzante della stella azzurra, Karen Moorhouse, Ceo dell’International Tennis Integrity Agency (Itia), assicura di sentirsi "assolutamente a proprio agio" con la gestione del caso. Nonostante le critiche nate, ad esempio, dal ritardo di diversi mesi tra i test positivi di Sinner e Iga Swiatek e la loro comunicazione da parte dell’Itia. (Quotidiano Sportivo)
La notizia riportata su altri media
Tra l’altro, il numero uno del mondo per via della squalifica di tre mesi – squalifica che non ha scoraggiato gli sponsor di Jannik Sinner – non potrà allenarsi in strutture ufficiali fino al 14 aprile. (Everyeye Lifestyle)
Nonostante la chiusura del fascicolo Clostebol, con la squalifica a tre mesi del tennista azzurro dopo l'accordo con la Wada, il caso doping che ha riguardato il numero uno del mondo continua a raccogliere reazioni. (Adnkronos)
Da quel giorno il fuoriclasse di Sesto Pusteria è stato scagionato dall’ITIA la scorsa estate che ha riconosciuto le sue ragioni e la sua totale innocenza in questa vicenda e dopo il ricorso presentato dall’agenzia mondiale antidoping, l’attuale numero uno del mondo ha concordato con la WADA una sospensione di tre mesi che gli permetterà di rientrare in campo ai primi di maggio, in tempo per giocare gli Internazionali BNL d’Italia a Roma . (Eurosport IT)
Il numero 1 del mondo era stato assolto dal tribunale indipendente dell’ITIA, ma la WADA aveva presentato ricorso al TAS ritenendo che il tennista italiano fosse stato negligente in quella circostanza non accertandosi dell’operato dei propri collaboratori. (OA Sport)
"E' complesso trovare il giusto equilibrio tra l'interesse a divulgare un test positivo e l'interesse a tenerlo segreto fino a quando non si è potuta svolgere un'indagine approfondita - ha detto Moorhouse -. (SuperTennis)
(Adnkronos) – Il caso Jannik Sinner continua a far discutere. Nonostante la chiusura del fascicolo Clostebol, con la squalifica a tre mesi del tennista azzurro dopo l’accordo con la Wada, il caso doping che ha riguardato il numero uno del mondo continua a raccogliere reazioni. (OglioPoNews)