Buchi neri intermittenti tredici miliardi di anni fa

Un team di ricercatori guidato dall’Università di Stoccolma ha trovato nell’universo lontano più buchi neri supermassicci di quel che era stato visto in passato. La scoperta è stata realizzata confrontando alcune immagini dell'Hubble Ultra Deep Field realizzate negli ultimi quindici anni e introduce dei vincoli per i modelli di formazione dei primi buchi neri Era la primavera del 1990, la nazionale italiana di calcio si accingeva a giocare il secondo mondiale casalingo e intanto lo Shuttle Discovery si staccava dall’atmosfera trasportando uno speciale fardello, depositato nell’orbita terrestre e destinato all’osservazione del cosmo. (Media Inaf)

Ne parlano anche altre fonti

MeteoWeb Gli scienziati non hanno attualmente un quadro completo di come si sono formati i primi buchi neri, non molto tempo dopo il Big Bang. (MeteoWeb)

Cos’è l’universo primordiale Ancora una volta il telescopio spaziale Hubble sa stupirci e offrire al genere umano una scoperta che ha del clamoroso. Sono stati infatti trovati dei buchi neri nell’universo primordiale. (Libero Tecnologia)

Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, un team internazionale di ricercatori guidato dal Dipartimento di Astronomia dell’Università di Stoccolma ha messo in evidenza la presenza di un numero sorprendente di buchi neri supermassicci nell’Universo primordiale, suggerendo che questi oggetti siano molto più diffusi di quanto si pensasse. (Astrospace.it)

Hubble ha individuato un maggior numero di buchi neri nell’Universo primordiale rispetto a quanto si riteneva in passato. Lo afferma uno studio condotto dal Dipartimento di Astronomia dell’Università di Stoccolma, pubblicato su The Astrophysical Journal Letters. (Global Science)