Rosita Missoni, la moda perde la signora dei colori

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Rosita Jelmini Missoni, fondatrice della celebre maison Missoni, è scomparsa ieri nella sua villa di Sumirago, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della moda. Nata nel 1931, Rosita, insieme al marito Ottavio, ha rivoluzionato la maglieria italiana, trasformando un piccolo laboratorio nel seminterrato della loro abitazione di Gallarate in un marchio di fama mondiale. La loro unione, celebrata nel 1953, ha dato vita a una delle coppie più iconiche della moda italiana, capaci di coniugare creatività e imprenditorialità in un'epoca di grandi cambiamenti.

La scomparsa di Rosita, avvenuta a pochi anni di distanza da quella del marito Ottavio, ha suscitato profonda commozione a Sumirago, dove la famiglia Missoni ha stabilito la sede principale del marchio. Il sindaco Yvonne Beccegato ha espresso il dolore dell'intera amministrazione comunale, ricordando Rosita come un'icona dell'imprenditoria e una fonte d'ispirazione per molti. Le sue creazioni, caratterizzate da colori vivaci e motivi unici, hanno reso il nome Missoni sinonimo di eccellenza e innovazione nel panorama della moda internazionale.

Rosita Missoni non è stata solo una stilista di talento, ma anche una figura di riferimento per la sua famiglia. Dopo la tragica scomparsa del figlio primogenito Vittorio, avvenuta nel 2013, Rosita ha continuato a sostenere l'azienda, affiancando i figli Luca e Angela nella gestione del marchio. Vittorio, nato nel 1954, aveva preso il controllo della maison nel 1996, portando avanti l'eredità dei genitori con dedizione e passione.

L'ultima apparizione pubblica di Rosita risale a pochi mesi fa, durante un talk a Sumirago, dove aveva mostrato ancora una volta il suo spirito vivace e la sua inesauribile energia.