Raffaella Carrà, Renzo Arbore: «Con lei è morta la televisione. Quella volta che accettò la corte di Berlusconi»

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Raffaella se ne stava per molti mesi in Sudamerica, lui faceva un’altra vita qui e la storia si spense»

Ci lascia orfani, un lutto per tutti noi che abbiamo amato la tv più bella del mondo, quella italiana con Raffaella, Corrado, Mina, Luttazzi, Salce, Trapani, Falqui.

di Marco Castoro. Renzo Arbore e Raffaella Carrà, l’alfiere e la principessa della bella epoque della televisione italiana.

Abbiamo perso una colonna dello spettacolo, una protagonista della bella tv italiana. (leggo.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo showman foggiano ha espresso tutto il suo dolore per la morte della collega e ha riaperto l'album dei ricordi: “Gli storici parleranno della fine della bella epoque del piccolo schermo". In Romagna dovrebbero indire una settimana di lutto” (FoggiaToday)

Renzo Arbore ricorda Raffaella Carrà: un "mito" che piaceva a tutti Renzo Arbore ricorda l'amicizia con Raffaella Carrà, spiegando cosa l'artista ha rappresentato per la cultura italiana. “Adesso è una parola abusata”, ma “lei era davvero un mito, anche nel suo essere avara di televisione. (Virgilio Notizie)

Renzo Arbore non trattiene le lacrime Allora ho chiamato Barbara (Boncompagni, ndr) che mi ha rassicurato». (la Repubblica)

E la casa di Raffaella e di Gianni fu inondata dal portone all’ascensore dalle rose mandate da Silvio Berlusconi “Noi siamo stati bravissimi a fare la televisione in quell’epoca”, ci dice aggiungendo con modestia “non parlo di me”. (L'HuffPost)

«I ricordi sono le serate a casa di Gianni Boncompagni, quando con le telecamerine noi facevamo i cretini e lei rideva tanto; Gianni aveva la fissazione dell’elettronica, ogni telecamera serviva per improvvisare show balordi a casa sua. (Corriere della Sera)

Morte Raffaella Carrà, il ricordo di Renzo Arbore. Io provo un grande dolore per aver perso un’amica e una collega“. (L'Occhio)