Transizione sostenibile e competitività: la sfida cruciale per il futuro dell'automotive italiano ed europeo

Per stimolare la competitività della filiera dell’automotive italiana e favorire la transizione sostenibile occorrono politiche industriali che puntino sull’innovazione di prodotto, superando un approccio incentrato unicamente sugli incentivi rivolti alla domanda, e politiche europee basate sul principio della neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni: sono questi i messaggi principali che emergono dal Convegno “La filiera Italiana dell’Automotive tra transizione e competitività”, promosso da Federmeccanica e Anifia con il patrocinio di Confindustria Veneto (Innovation Post)

Ne parlano anche altri giornali

Le tensioni geopolitiche non promettono niente di buono, in più la Ue ha appena annunciato dazi pesanti sull’importazione di auto elettriche cinesi. Eppure le imprese italiane si aggrappano proprio alla Cina per rilanciare le sorti delle forniture alle case autobilistiche, in una fase peraltro in cui le vendite di vetture sono in affanno e l’intero settore affronta sfide epocali. (Nordest Economia)

«Noi imprenditori abbiamo il coraggio di attrarre un grande player cinese dell’automotive sul territorio? E la politica ha questa visione?». (Industria Italiana)

Innovazione, neutralità tecnologica e pragmatismo: ecco le proposte della filiera italiana per rilanciare l'automotive

AlixPartners, società di consulenza globale, ha recentemente rilasciato i risultati del suo 21° Global Automotive Outlook. Secondo lo studio, si prevede che entro il 2030, i produttori cinesi raddoppieranno la loro quota nel mercato europeo dei veicoli leggeri, passando dal 6% nel 2024 al 12%. (HDmotori)

Servono politiche industriali nel settore automotive che puntino sull’innovazione di prodotto non essendo certo sufficienti gli interventi a sostegno della domanda. (Energia Oltre)