Cop29 a Baku, dai paesi ricchi pochi soldi al Sud del mondo. “Uno sputo in faccia alle nazioni vulnerabili”
I paesi ricchi sono intenzionati a dare 250 miliardi di euro all’anno entro il 2035 al Sud del mondo. Una somma che, già lontana anni luce dalle esigenze e dalle istanze dei Paesi poveri e in via di sviluppo, include anche le risorse mobilitate nella finanza privata. La Cina e le altre potenze emergenti sono invitate a contribuire volontariamente. Rabbia e amarezza si respirano a Baku, in Azerbaigian, dopo la pubblicazione dell’ultima bozza che riguarda il nuovo obiettivo internazionale di finanza climatica. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questi sono solo alcuni degli eventi climatici estremi che si sono verificati negli ultimi mesi, ma potremmo andare avanti all’infinito. Gli allagamenti in Sicilia, i tifoni nelle Filippine, la tragica alluvione di Valencia, la tempesta Boris che ha devastato l’Europa centro-orientale, le alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna per quattro volte in 18 mesi. (EconomiaCircolare.com)
Il nuovo obiettivo di finanza climatica è ancora lontano dall’essere raggiunto alla Cop29 di Baku. (Sky Tg24 )
Non solo: per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento a 1,5°C, le emissioni globali dovrebbero diminuire del 7,5% all’anno fino al 2035. (Corriere del Ticino)
Fotogramma (Avvenire)
Breve riassunto delle puntate precedenti. (il manifesto)
I negoziati, entrati nella loro fase più delicata, vedono i principali attori internazionali muovere le pedine su una scacchiera di interessi divergenti, con al centro la questione della finanza climatica. (Secolo d'Italia)