Chi era Filippo Bonacchi, 26enne morto mentre faceva clownterapia ai piccoli pazienti del Niguarda

Chi era Filippo Bonacchi, 26enne morto mentre faceva clownterapia ai piccoli pazienti del Niguarda

Nato a Pistoia, Filippo aveva seguito il suo sogno artistico. Dopo il liceo, si era trasferito a Milano per frequentare la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, e successivamente a Parigi per perfezionare la sua formazione presso l'École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq, una delle scuole di teatro più rinomate al mondo. Proprio nella capitale francese, nel 2022, aveva fondato la Compagnia Teatrale Bacchetti, insieme ad alcuni compagni, per portare avanti un teatro innovativo e coinvolgente. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

Aveva appena finito di far ridere i piccoli pazienti di un reparto dell’ospedale Niguarda, col suo naso rosso da clown. Nonostante i soccorsi immediati, non c’è stato nulla da fare. (famigliacristiana.it)

MILANO – Portava i sorrisi ai più piccoli nelle corsie dell’ospedale, ed è lì che se ne è andato all’improvviso, a soli 26 anni. Filippo Bonacchi, attore e volontario di clownterapia, è morto mentre faceva quello che amava di più, durante un turno di volontariato nel reparto pediatrico dell’ospedale Niguarda di Milano. (malpensa24)

Originario di Pistoia, Filippo aveva scelto Milano come palcoscenico della sua vita, portando avanti con passione la sua missione di clownterapia per i pazienti ricoverati. Nel cuore di Milano, tra le mura dell'ospedale Niguarda, si è spento un sorriso che aveva il potere di accendere la speranza. (Polesine24)

Stroncato da un malore a 26 anni il clown amico dei bimbi ricoverati
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Il Teatro Politeama di Catanzaro apre le porte al pubblico dei più piccoli grazie ad un calendario di spettacoli pensato per gli studenti che, per la prima volta, sarà curato in diretta collaborazione con le principali compagnie teatrali della città. (Corriere di Lamezia)

Originario di Pistoia, si era trasferito a Milano per studiare alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, perfezionandosi poi a Parigi all’École Jacques Lecoq. Numerosi i messaggi di gratitudine da colleghi, amici e famiglie dei pazienti (Altarimini)

Sui social girano le sue foto e bastano quelle a trasmettere qualcosa di bello. «Ciao, angelo dal naso rosso» scrivono gli amici e perfetti sconosciuti colpiti dalla sua storia. (il Giornale)