BOLOGNA: MIGLIAIA DI ANTIFASCISTI/E IN PIAZZA CONTRO CASA POUND E LA RETE DEI PATRIOTI
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BOLOGNA: MIGLIAIA DI ANTIFASCISTI/E IN PIAZZA CONTRO CASA POUND E LA RETE DEI PATRIOTI Migliaia di antifasciste e antifascisti sono scesi nelle strade di Bologna nel pomeriggio di sabato 9 novembre 2024 per contrastare la “calata” nazionale dei fascisti di Casa Pound e della Rete dei Patrioti nel capoluogo emiliano per manifestare – scrivono i fascisti – “contro degrado e criminalità”. “Dove saremo noi, non saranno loro”, avevano promesso compagne e compagni, annunciando di voler impedire ai fascisti di attraversare il centro città e denunciando il fatto che la Questura li avesse autorizzati a sfilare tra via Gramsci e piazza XX settembre, davanti alla stazione dove il 2 agosto 1980 una bomba fascista (e di stato) uccise 85 persone e ne ferì oltre 200, nella città medaglia d’0ro per la Resistenza al nazifascismo (Radio Onda d'Urto)
Su altre fonti
«Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti», ha affermato Salvini. (La Stampa)
In corteo collettivi antifascisti da un lato e dall'altro la Rete dei Patrioti a cui ha partecipato anche CasaPound. Gli scontri nel centro di Bologna Scontri nel pomeriggio tra antagonisti e forze dell'ordine a Bologna, dove erano in corso due manifestazioni opposte. (RaiNews)
Scontri tra antagonisti e forze dell'ordine a Bologna dove oggi sono in corso contemporaneamente due manifestazioni di segno opposto. Da un lato i collettivi antifascisti e dall'altro 'Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza' promossa dalla Rete dei Patrioti a cui partecipa anche CasaPound. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
A porsi la domanda il sindaco di Bologna Matteo Lepore, che commenta con queste parole gli scontri avvenuti ieri in città tra polizia … (L'HuffPost)
Anche un corteo anarchico, composto da circa 200 persone, ha sfilato per le strade di Bologna, controllato dalle forze dell'ordine. La polizia, in tenuta antisommossa, ha bloccato i manifestanti e c'è stato un contatto con manganellate e spintoni, lancio di fumogeni e petardi. (ilmessaggero.it)
Duri scontri a Valencia tra polizia in tenuta antisommossa e manifestanti in un corteo contro la gestione dell'alluvione che ha provocato oltre 220 vittime. Nel mirino delle proteste il presidente regionale Carlos Mazon e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, accusati di aver ritardato l'allarme e di aver sottovalutato la gravità della situazione. (Il Giornale d'Italia)