Nomine Rai, il “campo largo” si spacca. Schlein ferma sul no

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il manifesto INTERNO

«Non c’è ragione di rinnovare il cda visto che già controllano la Rai». All’ora di cena, all’assemblea dei parlamentari del Pd che dura appena mezz’ora e registra un solo intervento oltre a quello della segretaria (è di Anna Maria Furlan, d’accordo con la stessa segretaria), Elly Schlein è netta. Nonostante 5S e Avs abbiano ufficializzato nel corso della giornata che questa mattina parteciperanno alle votazioni sui quattro consiglieri d’amministrazione Rai di nomina parlamentare, il Pd darà forfait. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

In assenza della riforma della Rai non partecipare al voto in Parlamento, oppure in attesa della riforma della tv di Stato non partecipare al voto, queste le posizioni in campo. (Il Fatto Quotidiano)

– Chiusa una partita, se ne apre una completamente nuova. Roma, 26 set. (Agenzia askanews)

Non si salutano e si tengono a debita distanza il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte e la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. L’occasione è la consegna da parte del “campo largo” delle firme per chiedere il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata. (Il Sole 24 ORE)

Dopo la scelta dell’esponente della Cgil Davide Di Pietro (2.690 preferenze) da parte dei quadri, impiegati e tecnici nelle votazioni di Camera e Senato sono stati eletti l’ex portavoce di Laura Boldrini Roberto Natale, ex segretario dell’Usigrai e l’avvocato romano in quota M5s Alessandro Di Majo, già consigliere dal 2021. (L'Opinione delle Libertà)

La Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale quali componenti del Cda della Rai. A Montecitorio e a Palazzo Madama le votazioni per eleggere i quattro consiglieri Rai di nomina parlamentare, due alla Camera e due al Senato. (Avanti Online)

Speriamo che in commissione di Vigilanza si possa procedere all’elezione del presidente Rai così da avere il nuovo Cda al completo e poterci confrontare sul futuro del servizio pubblico con gli stati generali e il lavoro in Parlamento sulla riforma della governance”. (Civonline)