La Borsa del 19 dicembre, Europa in rosso dopo la frenata della Fed, a Milano male le banche
Con il terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse, la Federal Reserve segna la fine dell'era Joe Biden ma preannuncia un rallentamento nella sua politica monetaria. Per il 2025, la Fed prevede solo due riduzioni del costo del denaro, per un totale dello 0,50%, dimezzando le stime formulate a settembre. La sorpresa di una Fed più falco delle attese ha gelato Wall Street, innescando un forte ribasso. (QuiFinanza)
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Borsa oggi 19 dicembre: i listini europei aprono con il freno a mano tirato, complice la Federal Reserve, che ha deciso di ridurre i tassi meno del previsto, con solo due tagli in vista per il 2025, ben lontano dai quattro inizialmente ipotizzati. (FIRSTonline)
Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte del FTSE MIB restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l'andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 34.911. (LA STAMPA Finanza)
Carel Industries Ferragamo (LA STAMPA Finanza)
S&P-500 Philogen (LA STAMPA Finanza)
Borsa oggi 19 dicembre: i listini europei proseguono la seduta in rosso, al giro di boa di metà seduta, mentre Wall Street corre in avvio dopo i dati sul Pil, cresciuto più del previsto, che fa dimenticare agli investitori la delusione per la Federal Reserve, che ha deciso di ridurre i tassi meno del previsto: solo due tagli in vista per il 2025, ben lontano dai quattro inizialmente ipotizzati. (FIRSTonline)
I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee dovrebbero iniziare la giornata in ribasso, dopo il pesante scivolone subito dai principali indici azionari statunitensi, in seguito alle decisioni di politica monetaria della FED: la banca centrale statunitense ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base e ha fornito qualche indicazione sulla strategia che sarà seguita nel 2025. (SoldiOnline.it)