Narcotraffico - Il pedigree del «cognato» di Piromalli e la paranoia del broker della Locride: chi erano i fornitori calabresi dei pusher di Messina

Narcotraffico Dall’inchiesta della Dda siciliana emergono le figure di Gioacchino Cananzi e Antonio Strangio. Il primo avrebbe fornito cocaina ai siciliani dal 2021 (con l’inconveniente di un sequestro da 225mila euro), del secondo le indagini mostrano le cure per nascondere droga e denaro: lo smercio poteva fruttare più di 70mila euro al giorno La droga per i pusher messinesi arrivava dalla Calabria: due diversi canali, «uno proveniente dalla zona tirrenica e l’altro dalla zona jonica». (LaC news24)

La notizia riportata su altre testate

Il poliziotto Francesco La Malfa, detto Majimbù – un soprannome preso in prestito probabilmente da Majin Bu, uno degli antagonisti principali del manga giapponese Dragon Ball – e l’infermiere Enrico Pagano, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, avrebbero reso meno invalicabili i confini del carcere. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Contatti con Spagna e Olanda, ‘giro’ da 500mila euro al mese (Gazzetta Jonica)

Messina – E’ una organizzazione all’ingrosso che gestiva magazzini, consegne e corrieri che consegnavano merci non a singoli spacciatori ma a gestori di altre grosse piazze di spaccio e lavorava come una vera e propria azienda commerciale quella scoperta dai Carabinieri a Messina con la maxi operazione scattata stamane. (Tempo Stretto)

La coca calabrese piaceva ai siciliani che dalla “Giostra” inondavano le piazze messinesi

La pericolosa droga sintetica importata dall'Olanda e spacciata dai barcellonesi. "Una volta il clan era contrario" (Tempo Stretto)

I barcellonesi si rifornivano di droga anche in Spagna, in particolare di grossi quantitativi di hashish. Ed avevano riciclato parte dei proventi in diverse attività commerciali tra la Sicilia e la penisola iberica, messe ora sotto sequestro dalla magistratura. (Tempo Stretto)

È quanto emerge dall’indagine della Dda di Messina che stamani si ritiene abbia smantellato alcune organizzazioni che si occupavano di narcotraffico tra il capoluogo siciliano e Barcellona Pozzo di Gozzo, con le manette che sono scattate per 112 persone, 85 delle quali finite in carcere e le altre ai domiciliari. (Eco della Locride)