La sindrome che ha ucciso 11 bambini e che la legge Meloni non ha fermato
Era il luglio 1998 quando per la prima volta si è avuto notizia di un bambino morto in auto: si chiamava Andrea e a 2 anni era stato dimenticato dal padre sul seggiolino dell'auto sotto il sole. Sono passati 25 anni è da allora sono stati 11 le vittime minori di due anni in Italia della cosiddetta "Sindrome del bambino dimenticato": secondo alcune stime dal 2008 a oggi nel mondo hanno perso la vita in auto più di 1.000 bambini. (Today.it)
La notizia riportata su altri media
La Sindrome del Bambino Dimenticato (nota anche come Forgotten Baby Syndrome o FBS) è un fenomeno allarmante che si verifica quando i bambini vengono accidentalmente lasciati all’interno delle automobili parcheggiate. (Microbiologia Italia)
Omicidio colposo. Questa l’accusa che la Procura di Roma contesta al padre della bimba di 14 mesi trovata morta nella sua auto mercoledì scorso alla Cecchignola, a Roma. L’accusa nasce dal fatto che il seggiolino della bimba non aveva il dispositivo anti abbandono, che invece è obbligatorio per legge dal 2019. (infodifesa.it)
Una bambina di soli 14 mesi è morta a Roma, dimenticata dal padre nell’auto parcheggiata. Il padre è un carabiniere, avrebbe dovuto portarla all’asilo che si trova vicino al suo posto di lavoro. (Il Quotidiano del Lazio)
Agenzia Roma, 9 giu. (Adnkronos Salute) – “Nel caso del padre che dimentica la figlia in auto e questa muore, si tratta di un tragico incidente in cui è avvenuto un lapsus di memoria specifico. Non è un caso di amnesia dissociativa poiché non coinvolge una perdita di memoria più ampia e persistente né è necessariamente associato a un trauma specifico. (La Sicilia)
Intanto il procuratore aggiunto Paolo Ielo ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. Secondo una prima ipotesi, la piccola sarebbe morta dopo un collasso dovuto alle altissime temperature dell’abitacolo dell’auto, che aveva i vetri oscurati. (LaPresse)
Si tratta di casi in cui i genitori o i caregiver dimenticano i loro bambini in macchina, esponendoli a temperature elevate e mettendoli a rischio di asfissia e morte. In Italia, l’ultimo caso avvenuto a Roma rappresenta l’undicesimo dal 1998. (Ecoo)