È morto Arata Isozaki, l'architetto che progettò la torre Allianz di Milano
Il famoso architetto giapponese Arata Isozaki, autore di opere come il Museum of Contemporary Art di Los Angeles (Stati Uniti) e, in Italia, della Torre Allianz a Milano, oltre che vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2019, è morto a 91 anni. Isozaki ha realizzato opere in Giappone, come la Kyoto Concert Hall; negli Stati Uniti, tra cui l'ampliamento del Brooklyn Museum of Art di New York e l'edificio per uffici Team Disney di Orlando; e in diversi Paesi europei, soprattutto in Spagna, come il Palau Sant Jordi di Barcellona (Yahoo Eurosport IT)
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Noto come 'l'imperatore dell'architettura giapponese', a Milano Isozaki progettò insieme ad Andrea Maffei, per il quartiere Portello, la Torre Allianz, nota come 'il dritto', che oggi svetta a fianco degli altri due palazzi, 'lo storto' e 'il curvo', firmati rispettivamente da Zaha Hadid e Daniel Libeskind. (MilanoToday.it)
E' stato il primo architetto globale e locale insieme, un ponte - con le sue opere - tra Oriente e Occidente. Arata Isozaki, morto ieri a Tokyo, all'età di 91 anni, ha costruito soprattutto strade virtuali: incroci di civiltà. (la Repubblica)
Lo annuncia l'agenzia spagnola Efe. È morto all'età di 91 anni Arata Isozaki, vincitore del premio Pritzker nel 2019. (Corriere della Sera)
Di STEFANO BUCCI Scomparso giovedì 29 dicembre a 91 anni, l’architetto giapponese Arata Isozaki è una delle figure che hanno contribuito a disegnare il paesaggio architettonico dei nostri giorni. Lasciando, tra l’altro, un’impronta significativa nel nostro Paese, dal controverso progetto della Loggia degli Uffizi a Firenze alla Torre Allianz a Milano, 202 metri che svettano sopra il nuovo quartiere di CityLife. (Corriere della Sera)
A cura di Clara Salzano È morto Arata Isozaki: dalla Torre Allianz alla Loggia degli Uffizi, le più belle opere dell’archistar Arata Isozaki è morto all’età di 91 anni lasciando oltre 100 opere nel mondo, tra Asia, Europa, America e Medio Oriente, che hanno segnato per sempre la storia dell’architettura internazionale. (Stile e Trend Fanpage)
Nelle motivazioni della giuria ricorreva un giudizio che accomuna in qualche modo i suoi estimatori e detrattori, diffusi soprattutto alle nostre latitudini. «Nella sua ricerca di un'architettura significativa, ha creato edifici di grande qualità che ancora oggi sfidano le categorizzazioni». (ilGiornale.it)