Claudio Vanin, chi è il grande accusatore di Renato Boraso e Luigi Brugnaro a Venezia: «Anni d'inferno, avevo ragione»

«Oggi abbiamo rotto il ghiaccio. Vediamo che cosa succederà nei prossimi giorni. Io comunque non sono pentito di nulla di quello che ho fatto. Oggi sono più sereno e spero che finiscano anche le minacce, in alcuni casi perfino di morte, nei miei confronti». Claudio Vanin, consulente trevigiano, è il grande accusatore di Renato Boraso e Luigi Brugnaro. È proprio da un suo maxi-esposto di 18 pagine, ma con 3.200 documenti allegati per un totale di altre 5-6 mila fogli, depositato in procura il 19 ottobre 2021, che è nata l’inchiesta che martedì 16 luglio ha portato alla raffica di arresti – tra cui appunto quello dell’assessore veneziano alla Mobilità, finito in carcere – e avvisi di garanzia, compreso al sindaco lagunare. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Prima che in laguna scoppiasse il terremoto giudiziario, infatti, la conferenza dei capigruppo aveva deciso lo stop estivo: dal 1° agosto, che è un giovedì, al 1° settembre, che è una domenica, niente sedute di consiglio comunale, niente commissioni, consentita solo l'attività ispettiva, cioè le interrogazioni, ma senza far scattare i tempi canonici per le risposte. (ilgazzettino.it)

Dal temerario debutto nel teatro dell’ex Serenissima, che mai lascia scampo, ha recitato però quotidianamente incalcolabili parti: fino ad essere invocato e al tempo stesso snobbato, più che da sindaco, come la trasformista maschera perfetta del carnevale di Venezia (la Repubblica)

Gli attivisti di vari comitati cittadini, rimasti inizialmente nell’androne di ingresso, hanno tentato di salire nell’aula consiliare, al piano superiore, riuscendo poi a raggiungere la sala del Consiglio. (Il Fatto Quotidiano)

L’ombra degli appalti con il trucco nelle gare bandite da Avm

Onorevole Flavio Tosi, da segretario regionale veneto di Forza Italia e quindi da alleato della maggioranza che amministra Venezia, ritiene che il sindaco Luigi Brugnaro debba dimettersi? «Luigi Brugnaro sa qual è la sua posizione. (ilgazzettino.it)

Un veloce consulto con gli uomini della sua maggioranza, e poi l'indicazione, «si va avanti», lasciata filtrare da Luigi Brugnaro per far capire che lui, nonostante il coinvolgimento nell'inchiesta per corruzione in Comune a Venezia, non ha alcuna intenzione di dimettersi. (La Stampa)

La richiesta di rassicurazioni, invece, riguarda la gara di appalto in corso per il servizio di vigilanza nelle sedi aziendali di Actv, Vela e Avm. A parlare è il direttore generale di Avm, Giovanni Seno. (La Nuova Venezia)