Messico, le proteste contro la riforma giudiziaria

Messico, le proteste contro la riforma giudiziaria 27 agosto 2024 Lunedì sera i manifestanti si sono riuniti a Città del Messico per per protestare contro la proposta di revisione del sistema giudiziario del presidente Andrés Manuel López Obrador. I manifestanti, intorno all'iconico monumento dell'Angelo dell'Indipendenza della città, hanno tenuto delle candele ed espresso le loro preoccupazioni. Dopo le grandi vittorie elettorali di giugno del partito Morena del presidente e dei suoi alleati, il governo ha spinto per cambiamenti radicali del sistema giudiziario messicano, da tempo in contrasto con López Obrador, un populista che ha apertamente attaccato i giudici. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Far eleggere i giudici direttamente dal popolo. In Italia il nostro sistema non lo prevede assolutamente, anche se l’idea ha sempre stuzzicato il centrodestra (l’ultimo, pochi anni fa, è stato il leader della Lega Matteo Salvini), ma in altre parti del mondo questa pratica è ammessa, come negli Stati Uniti, o sta per diventarlo, seppur tra mille polemiche, come in Messico (FIRSTonline)

Ha precisato che all'elezione dei giudici non parteciperenno "quelli che deciderò io, perché i candidati saranno proposti dalla Corte Suprema, dal Congresso e solo alcuni dalla presidenza della Repubblica". (Il Messaggero Veneto)

Nella sua rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la recente crisi diplomatica tra Stati Uniti e Messico. (Corriere TV)

Il suo partito, Morena, infatti spinge affinché i giudici siano eletti con un voto popolare, ciò che gli operatori della giustizia vedono come un attentato all'indipendenza della magistratura. (Il Dubbio)