Hey Joe, recensione: James Franco, le conseguenze della guerra e un film che accoglie lo spettatore

Claudio Giovannesi è un autore che ci ha sempre colpiti, perché vedevamo in lui un fiore in procinto di sbocciare (e non è casuale la scelta del termine e il riferimento al suo film del 2016). Poi La paranza dei bambini, anche Orso d'argento per la sceneggiatura a Berlino, ha confermato la nostra intuizione: un altro autore italiano da seguire con passione. Hey Joe, presentato nella sezione Grand Public alla Festa del Cinema di Roma, è il definitivo salto di qualità, un film solido e compiuto, splendidamente interpretato da James Franco e Francesco Di Napoli, che accoglie lo spettatore e lo accompagna nel conoscere una storia che è anche leggenda, un racconto che gira tra i vicoli di Napoli, gli stessi in cui si muove agile la camera del regista. (Movieplayer)

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Napoli, 1944. Dean Berry, giovane marinaio americano, si innamora di Lucia. Quando riparte per gli Stati Uniti lei è incinta: lui promette di tornare, ma non lo farà. New Jersey, 1971. Dean è un veterano di tre guerre mezzo alcolizzato. (MYmovies.it)

Hey Joe, una favola gentile con un’interpretazione memorabile di James Franco