L'ultima volta che un Maldini ha giocato in nazionale era il 2002 e l'arbitro si chiamava Byron Moreno

Nel modo di stare nel mondo (anche del calcio) i Maldini si sono da sempre distinti per lo stile, l’educazione, la sobrietà che hanno mostrato, di generazione in generazione. È una storia, quella dei Maldini, che va in parallelo con quella dell’Italia. Inevitabilmente è un filo che si riannoda. E la nuova avventura di Daniel, con i due impegni dell’Italia contro il Belgio (giovedì 10 ottobre all’Olimpico di Roma) e contro Israele (lunedì 14 a Udine), rimanda un’eco che ci riporta a più di vent’anni fa. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altre testate

Dopo le prime due vittorie contro Israele e Francia, ecco il terzo appuntamento della fase a gironi della Nations League per l'Italia di Luciano Spalletti. Giocherà Pellegrini o Raspadori come seconda punta? «Cambia poco, in quella posizione abbiamo giocatori che sanno relazionarsi con la squadra. (ilmattino.it)

La convocazione da parte del ct Spalletti di Daniel Maldini per i due impegni azzurri in Nations League è l’ennesimo traguardo per la ‘dinastia’ Maldini, un fil rouge con i colori della Nazionale partito 64 anni fa dal San Paolo di Napoli data d'esordio di nonno Cesare in azzurro contro la Svizzera. (Adnkronos)

Stasera può anche essere solo calcio, aspettando una partita come quella di lunedì che invece porterà sul campo il mondo e i suoi problemi, molto più gravi di un fuorigioco non dato dal Var. (Quotidiano Sportivo)

Spalletti: “Sentiamo l’obbligo di andare al Mondiale. Con il Belgio gara fondamentale per il futuro”

Il tecnico aggiunge: "Il mio obbligo assoluto morale è quello di fare benissimo ogni qual volta sono a Coverciano o anche a casa per pensare a come dare seguito a quello che stiamo vedendo adesso" (Tuttosport)

Cosa ci può dire di Calafiori? "È bravo a farsi trovare al punto giusto anche se fa gli stessi metri degli altri. (Tutto Atalanta)

Roma – “Giocare all’estero può essere fondamentale, perché noi abbiamo a che fare col calcio internazionale ed europeo: avere calciatori che sanno l’aria che si respira in quei contesti è importante. Sono lori i calciatori che possono spiegarci quello che troveremo di fronte in queste partite. (la Repubblica)