Horizon Zero Dawn Remastered – Recensione
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La tecnologia di Forbidden West al servizio del prequel Diciamolo senza troppi giri di parole: c’era davvero bisogno di un remake del primo capitolo della serie di Horizon? Ne sentivamo il bisogno, soprattutto considerando che giocando la versione originale su PlayStation 5, si può già godere di un sensibile miglioramento in termini di fluidità? La politica di Sony nei confronti di remastered e riproposizioni sta mostrando il fianco ad alcune critiche e perplessità. (GameSoul)
Ne parlano anche altre testate
Quest'anno Sony ha pubblicato diversi giochi first-party su Steam, la maggior parte dei quali è stata lanciata con recensioni “miste” a causa dell'obbligo di accedere con un account PlayStation Network. (Spaziogames.it)
Si potrebbe discutere all'infinito su quanto abbia senso proporre una versione remastered di un gioco di soli sette anni fa che, tra l'altro, alla sua uscita era considerato graficamente il più bel open-world di sempre. (IGN ITALY)
Nonostante fosse stato già adattato alle potenzialità di PS5 con un update, il capolavoro di Guerrilla Games torna in una versione totalmente pensata per l'ultima console Sony (Adnkronos)
Annunciato a sorpresa, Horizon Zero Dawn Remastered è già qui. La nostra analisi tecnica approfondisce la nuova direzione artistica, e non solo. (eSports & Gaming)
Potremmo riassumere Horizon Zero Dawn Remastered come una nuova mano di vernice tecnica ereditata da Horizon Forbidden West data all'originale Zero Dawn, come vi ho raccontato nella video recensione. (Spaziogames.it)
Negli ultimi tempi Sony si è dedicata a rilanciare molti dei suoi giochi, alcuni dei quali anche relativamente recenti, in delle versioni aggiornate con svariate migliorie tecniche. Delle operazioni in grado sicuramente di far risplendere ancor di più titoli ludicamente meritevoli, ma anche non sempre necessarie, data la tutta sommato buona situazione sul piano tecnico delle versioni classiche. (Player.it)