Stratosferico Sinner, travolge Ruud e va in finale. Affronterà Fritz

Jannik Sinner non perde un colpo. Ora tra lui e il titolo delle Atp Finals c'è solo un ostacolo: lo statunitense Taylor Fritz, numero 5 al mondo e già sconfitto pochi giorni fa con un doppio 6-4. I due incroceranno le racchette domani pomeriggio in un'Inalpi Arena che si preannuncia "caldissima", con oltre 12.000 spettatori a fare il tifo. Sinner arriva all'appuntamento tirato a lucido e carico come una molla (sport.tiscali.it)

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Jannik Sinner è arrivato in finale alle ATP Finals senza perdere nessun set. Un dato, questo, davvero enorme se si considera la qualità usuale dei migliori otto giocatori del pianeta. Il numero 1 del mondo ha infilato de Minaur, Fritz, Medvedev e Ruud concedendo poco, ancor meno al norvegese che ha subito una delle migliori performance dell’anno da parte del classe 2001 di Sesto Pusteria. (OA Sport)

Di cosa stiamo parlando? Presto detto: parla sempre, solo ed esclusivamente al plurale. Tanto per cambiare, Jannik Sinner vince: liquidato Casper Ruud in due rapidissimi set nella semifinale delle ATP Finals (Liberoquotidiano.it)

Ma ve lo ricordate quello che dicevamo esattamente un anno fa, quando Sinner perdeva la finale di Torino contro un mostruoso Djokovic ? Dicevamo, più o meno, così: un giorno, tra qualche anno, Sinner potrà forse diventare numero uno o comunque avvicinarsi a Djokovic. (Tuttosport)

Tattica, servizio, mentalità: Sinner-Fritz, le chiavi della sfida

Di strategia si parlerà solo stamattina, rigorosamente a porte chiuse. Un oceano di passione e un mare di tifo per spingere Jannik Sinner sempre più in alto. (Il Centro)

TORINO. Jannik Sinner vola in finale alle Atp Finals di Torino. Sul veloce dell'Inalpi Arena, nella seconda semifinale il fuoriclasse altoatesino, numero 1 del ranking mondiale, ha travolto in due rapidi set il norvegese Casper Ruud, n. (l'Adige)

Il fascino delle Finals, un torneo del tutto particolare perché all’inizio prevede ancora i gironi, trova la sua manifestazione più diabolica nella possibilità che in finale si affrontino due rivali già incrociatisi nella fase a gruppi. (La Gazzetta dello Sport)