Meloni e il timore che i magistrati vogliano boicottare la riforma del Csm
«Il primo segnale di una fronda della magistratura che salda diverse correnti e punta a boicottare non tanto la riforma della Giustizia nel suo complesso quanto un suo specifico passaggio». È così che a Palazzo Chigi leggono la sentenza che venerdì scorso non ha convalidato il fermo dei primi 12 migranti arrivati nel Cpr albanese di Gjader, con un dispositivo scritto e firmato da Silvia Albano, giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma e - soprattutto - presidente di Magistratura democratica (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Uno scontro senza precedenti, secondo molti. Al di là di come la si veda, c’è un fatto certo: non accenna a placarsi il durissimo scontro aperto dal governo nei confronti della magistratura. (LA NOTIZIA)
Nordio: "Mail Patarnello? Verificheremo se ci sono presupposti per ispezione" (LAPRESSE)
In un momento di forte tensione tra politica e magistratura, il centrodestra preme l’acceleratore sulla separazione delle carriere. (Il Dubbio)
O meglio, «alle correnti politicizzate della magistratura». Conserva per la fine l’affondo più duro. (ilmessaggero.it)
Su Fanpage Annalisa Cangemi scrive: «Primo sì in commissione Affari costituzionali alla riforma della separazione delle carriere di magistrati, quella che il ministro della Giustizia Nordio considera “la madre di tutte le riforme", insieme alla riforma globale del Csm. (Tempi.it)
Eppure per Giorgia Meloni vincere le elezioni in Liguria sarebbe importante, per spegnere, almeno per un po’ gli incendi romani. Le vicende … (La Stampa)