L'asse liberale Meloni-Milei. "I sussidi portano al baratro"
«Viva la libertad, carajo!» Al Circo Massimo Javier Milei fa risuonare tre volte il suo grido di battaglia, un grido che dà forma e sostanza all'anelito a un'Argentina più libera e meno oppressa dai vincoli dello Stato. La platea si esalta e risponde con il coro «Libertà, Libertà, libertà». È l'ospite più atteso di questa edizione il presidente argentino, la star internazionale che con le sue idee e i suoi risultati sta conquistando l'attenzione del mondo come grande outsider libertario, liberista e «occidentalista», fedele all'intento di trasformare la sua patria nella nuova «mecca del mondo occidentale», attraendo attenzione e investimenti internazionali. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
È domenica, il mezzogiorno romano è freddo e solare, attendo che Javier Milei concluda un incontro con John Elkann. Ripasso le domande e le note, appunto sul taccuino alcune cose che mi raccontano i suoi collaboratori. (Liberoquotidiano.it)
Ospite acclamato ad Atreju, il presidente argentino Javier Milei conferma in una lunga intervista a Libero la sua stima nei confronti della presidente del Consiglio italiana. «Giorgia Meloni ha dei valori molto solidi, una forza ammirabile e si trova a dover lottare contro un vero e proprio nido di vipere woke». (Corriere della Sera)
Courtesy: Youtube Fratelli d'Italia. (Corriere TV)
Nel retro riunisce i vertici europei di FdI, Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, in attesa di un annuncio che più fonti di Fratelli d’Italia danno in programma per oggi: il cambio della guardia al timone dei Conservatori europei, che si concretizzerà a gennaio 2025, e l’endorsement all’ex primo ministro polacco Mateusz Morawi… (la Repubblica)
In realtà, come si legge in controluce nell’articolo, il nostro non sembra apprezzare particolarmente l’azione turbo-liberista del presidente argentino. E lo fa esprimendo un certo qual comprensibile cinismo politico che, ci piaccia o meno, rappresenta uno delle caratteristiche principali delle cosiddette democrazie mature, particolarmente quella italiana. (Nicola Porro)
Turbo liberista («le tasse sono un furto»), per sua stessa ammissione entrato nelle istituzioni per «distruggere lo Stato», ferocemente anti abortista, ha spigato alla platea la filosofia della sua «rivoluzione culturale»: «L’unico modo di combattere la sinistra è da destra. (il manifesto)