Lo scandalo Macchi: le luci accese, il Var, le indecisioni, l’Asia. Ecco perché l’Italia è furiosa a Parigi

PARIGI – Perché l’Italia attacca gli arbitri dopo l’oro perso da Filippo Macchi nella finale del fioretto olimpico? Di cosa sono accusati Huang Hao Chih di Taipei e il video referee coreano Suh Sang Won? La vittoria del campione di Hong Kong Cheung Ka Long è stato un delirio di luci multicolori accese e spente, consultazioni della moviola, indecisioni e decisioni, accuse di furto: ecco una guida … (la Repubblica)

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Anche perché il ragazzo pisano era in vantaggio 14-12 e, una volta raggiunto, ha creduto per due volte di avere piazzato la stoccata decisiva. Il giudice invece ha sancito la ripetizione dell'assalto e anche nella terza occasione la decisione non ha trovato d'accordo Pippo e soprattutto il c. (DAZN)

Nell'ultima giornata delle Olimpiadi di Parigi è scoppiata la bufera per l'arbitraggio nella finale del fioretto maschile. (AreaNapoli.it)

Nella concitazione del dopo finale, tra tecnici federali furibondi e urlanti, il presidente del Coni a caldo è stato netto: “Vergognoso quello che è successo”. Sulle prime due Hao Huang, l’arbitro di Taipei, e il suo assistente video, il sudcoreano Sang Suh, hanno scelto di non decidere. (DAZN)

Parigi 2024, a Macchi va l'argento ma Sisal premia chi aveva creduto nell'oro

E dopo gli ennesimi episodi dubbi di giornata, contro Michele Lombardo nel judo e Filippo Macchi nel fioretto, ad alzare la voce ci ha pensato direttamente il presidente del CONI, Giovanni Malagò. Infatti, il rapporto con le scelte arbitrali, che si parli di judo o scherma fino al pugilato, è tutt’altro che semplice per gli atleti azzurri. (Calcio e Finanza)

“Un argento che sa di oro, non solo perché ottenuto nel modo in cui tutti abbiamo visto, tanto che non è fuori luogo affermare che il vero vincitore è stato Filippo, ma anche e soprattutto perché il nostro schermidore, pur giovanissimo, ha fatto vedere di essere un campione. (Toscana Notizie)

, l’argento nel fioretto. Durante queste Olimpiadi, troppo spesso gli arbitri stanno facendo pendere la bilancia del loro giudizio a sfavore degli atleti italiani non riconoscendone le giuste vittorie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)