Chiusura stabilimento Beko, Fabio: “La via da perseguire è la reindustrializzazione”

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SIENA FREE ECONOMIA

Chiusura stabilimento Beko a Siena. “Dobbiamo lottare tutti insieme perché questo sito va reindustrializzato, non si può chiudere e buttare via la chiave. Questo non lo accetto”. Così il sndaco di Siena, Nicoletta Fabio, durante la manifestazione dei lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe che si è svolta questa mattina, giovedì 21 novembre, per le strade del centro storico, con un passaggio anche di fronte a Palazzo Pubblico, sede del Comune di Siena. (SIENA FREE)

La notizia riportata su altri media

Il leader delle cappe aspiranti, tecnologia&design, sull’ennesima vertenza occupazionale che travolge le Marche, i turchi di Beko, ex Whirpool, a sua volta ex Indesit, che prennunciano centinaia di tagli, va di effetti speciali: «Voglio fare la guerra». (corriereadriatico.it)

E qui i lavoratori delle Marche scenderanno in piazza per lo sciopero del 29 novembre, indetto da Cgil e Uil. (il Resto del Carlino)

Profondamente turbata e commossa, il sindaco Nicoletta Fabio ha aspettato fuori dal Palazzo Comunale l’arrivo degli operai di Beko in corteo ieri mattina. "Non dovrei essere commossa, dovrei essere arrabbiata - si è rivolta Fabio ai lavoratori -. (LA NAZIONE)

Le cose turche di Beko fanno imbestialire governo e sindacati

Le cose turche di Beko fanno imbestialire governo e sindacati Beko Europe, la società nata dalla fusione tra Whirlpool Emea e Arçelik, licenzierà 1935 dipendenti in Italia: due fabbriche sono a rischio chiusura e un terzo sito verrà ridimensionato per via della nuova focalizzazione sugli elettrodomestici per la cottura. (Start Magazine)

Parola del sindaco comunanzese Domenico Sacconi, che ieri sera è intervenuto nel consiglio comunale straordinario convocato appena 24 ore prima, al quale hanno preso parte tutti i componenti della giunta ma anche gli esponenti della minoranza. (il Resto del Carlino)

Si tratterebbe infatti di un colpo durissimo inferto all’economia della zona montana e dell’intero territorio Piceno”. Lo afferma il presidente della Provincia, Sergio Loggi, che ricorda come il 7 novembre scorso Palazzo San Filippo, partecipando al confronto instaurato al Ministero delle Imprese del Made in Italy, “espresse insieme alle altre istituzioni presenti l’urgenza imprescindibile di salvaguardare i livelli occupazionali predisponendo un piano industriale credibile e strutturato di rilancio del sito di Villa Pera”. (La Nuova Riviera)