Per non perdere la Georgia. l'Ue non può cavarsela con la solita "profonda preoccupazione" (di M. Valensise)

Trentacinque anni fa il ministro degli Esteri Gianni De Michelis ironizzava in forma colorita sulle liturgie della diplomazia europea. Una perla, adattabile a molte circostanze, era quella della “profonda preoccupazione”. Quando i responsabili europei non sapevano bene che cosa fare ma volevano comunque far sentire la loro voce, il ricorso alla formula del deep concern appar… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

La polizia, talora assistita da squadracce in abiti civili, ha fatto … (Le persone e la dignità)

Lo scorso 5 dicembre, una settimana dopo che il governo di Tblisi ha deciso di congelare l’avvio dei negoziati per l’ingresso della Georgia nell’Unione Europea e nel Paese sono scoppiate nuovamente le proteste, la polizia lo ha buttato a terra a margine di una delle tante manifestazioni e picchiato in modo brutale, soprattutto in faccia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non è sorpreso Giorgi Gakharia, leader del partito d’opposizione Per la Georgia. «Il risultato era scontato — dice al Corriere —, ma nessuno riconoscerà l’elezione di Mikheil Kavelashvili, nessun rappresentante della Ue e dei Paesi democratici parteciperà all’insediamento del 29 dicembre. (Corriere della Sera)

Violenza in Georgia, mano dura del governo contro i manifestanti: "Stiamo diventando un paese senza libertà"

La Lituania e l'Estonia hanno inserito altri 17 tra politici e funzionari georgiani, tra cui spicca il primo ministro Irakli Kobachidze, nell'elenco delle persone non desiderate nei due Paesi in segno di protesta per le repressioni in corso in Georgia. (Corriere del Ticino)

Manifestazione con oltre 100 persone a Milano, sabato 14 dicembre, in solidarietà ai georgiani che (da due settimane) ogni sera manifestano nella capitale Tbilisi contro la deriva filorussa nel Paese, avviata dal governo a guida del partito "Sogno georgiano" dell'oligarca Bidzina Ivanishvili con le cosiddette "leggi russe" (contro le Ong che ricevono fondi dall'estero e la cosiddetta "propaganda Lgbt"), e culminata prima con elezioni politiche contestatissime e, proprio il 14, con l'elezione, da parte del Parlamento, a presidente della Repubblica dell'ex calciatore Mikheil Kavelashvili. (MilanoToday.it)

Mentre in Georgia il partito al potere sceglie un ex calciatore dell’estrema destra putinista come capo dello Stato, le proteste contro la deriva autoritaria si intensificano. Denunce di violenze, arresti arbitrari e torture. (Fanpage.it)