I democratici Usa nel caos tentano di salvare il salvabile (cioè la maggioranza alla Camera)

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Panorama ESTERI

Mancano 106 giorni alle elezioni presidenziali Usa ma c’è una data al momento ancora più centrale nella campagna elettorale, il 19 agosto. È il giorno in cui a Chicago si apriranno i lavori della convention del Partito repubblicano. Un appuntamento solitamente di tiro in cui i delegati confermano le indicazioni del partito e danno il loro festante sostegno a questo o quel candidato. Ma oggi nessuno sa chi sarà il nome indicato a sfidare Donald Trump (Panorama)

Ne parlano anche altri media

NEW YORK – Una convention aperta e quindi a rischio di essere contestata, addirittura la convention più discussa della storia d’America: giacché la guerra fra Jimmy Carter e Ted Kennedy del 1980 fu sanata settimane prima dell’inizio del tradizionale raduno elettorale, dove si conferma il candidato del partito. (la Repubblica)

Minuti per la lettura ALLA fine, Joe Biden si arrende: la rinuncia alla candidatura per il secondo mandato alla Casa Bianca arriva ieri (LEGGI), con una lettera agli americani pubblicata su X: “È stato il più grande onoredella mia vita servire come presidente. (Quotidiano del Sud)

Visto l’endorsement di Joe Biden pochi minuti dopo aver comunicato il suo passo indietro, con ogni probabilità sarà intanto la prima candidata afroamericana a correre per la Casa Bianca. (Il Fatto Quotidiano)

Il partito democratico americano promette un processo "trasparente" per scegliere un nuovo candidato alla Casa Bianca. Lo si legge in un comunicato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il giudizio su Kamala Harris di Gil Duran, che fu suo portavoce dieci anni fa quando lei era procuratrice capo della California, è una buona traccia per addentrarsi nella storia controversa di un personaggio che ha affascinato, diviso e poi deluso i progressisti americani. (Corriere della Sera)

Se è vero che Biden ha dato il suo appoggio a Kamala Harris, la sua vice Presidente, è anche vero che da oggi le carte si rimescolano completamente. Da ieri, con Joe Biden fuori dalla corsa per le presidenziali del 2024 è già partito un appassionato dibattito per la rifondazione del Partito Democratico. (ilmattino.it)