Regeni, un testimone: l’ho visto sfinito dalla tortura, bendato e ammanettato
Roma, 19 nov. – “Ho visto Giulio Regeni che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. Lo stavano riportando alle celle. Non era nudo, indossava degli abiti. Ho visto un altro detenuto con segni di tortura sulla schiena. A volte davano ai prigionieri altri vestiti, indossati da altri”. Così ha detto un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera e acquisito agli atti nel processo per l’omicidio del giovane ricercatore universitario. (Agenzia askanews)
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Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. Lo stavano riportando alle celle». È quanto afferma in un video tratto da un documentario mandato in onda da Al Jazeera, e proiettato oggi in aula al processo ai quattro 007 egiziani per la morte del ricercatore in corso a Roma, un cittadino palestinese che è stato detenuto in una struttura degli apparati egiziani. (Corriere Roma)
Un cittadino palestinese. Racconta: «Giulio era ammanettato con le mani dietro la schiena e aveva gli occhi bendati. (ilmessaggero.it)
Prosegue il processo a Roma a carico di quattro 007 egiziani, accusati della morte del ricercatore Giulio Regeni. Dopo le parole di una cittadina tedesca, è spuntata una nuova testimonianza all’interno di un video mandato in onda da Al Jazeera e proiettato in aula. (Lettera43)
Unasala d'aula carica di tensione, silenziosa testimone dell'orrore che riaffiora. (Secolo d'Italia)
Indossava una maglietta bianca, pantalone larghi e blu scuro". Giulio Regeni "era ammanettato con le mani dietro alla schiena, con gli occhi bendati. (Italia Oggi)
Quando il 3 febbraio 2016 ho saputo al telefono da mia mamma che non c’era più, ci chiedevamo ‘ma perché, ma come, non è vero. Queste le parole di Irene Regeni, sorella del ricercatore friulano, nel corso della sua testimonianza durante il processo a Roma sul sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni (Il Fatto Quotidiano)