Morte di Larimar Annaloro, la Procura dei minori: "Non è un suicidio anomalo"

A pochi giorni dalle indiscrezioni trapelate in seguito all’autopsia sul corpo di Larimar Annaloro, che ipotizzavano la possibilità di un’ipotesi alternativa al suicidio della giovane di Besozzo residente a Piazza Armerina (En), la Procura dei Minori di Caltanissetta mette in chiaro la propria visione della vicenda consumatasi lo scorso 5 novembre, confermando che dall’esame visivo del corpo e dai rilievi effettuati l’ipotesi del suicidio è compatibile. (varesenews.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha detto il procuratore per i minori di Caltanissetta, Rocco Cosentino, in conferenza stampa a proposito della morte della 15enne Larimar il cui corpo è stato trovato lo scorso 5 novembre nella pineta di casa a Piazza Armerina, nell'Ennese. (La Stampa)

In una conferenza stampa Rocco Cosentino ha allontanato l’ipotesi che la 15enne, come sostenuto dalla famiglia, sia stata uccisa: «Il biglietto d’addio è stato scritto da lei e le scarpe non era pulite». (Lettera43)

La Procura dei minori di Caltanissetta ha aggiunto alla prima ipotesi di reato formulata, l'istigazione al suicidio, quella di diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico sul caso della 15enne trovata morta a Piazza Armerina. (Fanpage.it)

Ragazza morta a Enna, il pm: «Quello di Larimar Annaloro è stato un suicidio, lo dicono i dati. Le scarpe non erano pulite»

Secondo il procuratore, la morte è «compatibile con il soffocamento per impiccamento con assenza di lesività etero indotta. I familiari erano stati i primi a dubitare che Larimar Annaloro si fosse suicidata. (Vanity Fair Italia)

Lo ha detto il procuratore per i minori di Caltanisetta, Roberto Cosentino, nel corso di una conferenza stampa indetta per fare il punto sulle indagini relative alla morte di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata a un albero nel giardino della sua abitazione a Piazza Armerina, in provincia di Enna, lo scorso 5 novembre. (il Giornale)

«Con i dati in nostro possesso possiamo dire che si tratta di un suicidio», ma «resta in piedi l'ipotesi di istigazione». A dirlo, riferendosi alla morte di Larimar Annaloro, è stato martedì mattina il procuratore per i minori di Caltanissetta, Rocco Cosentino. (Corriere della Sera)