Modena. Addio ad Arrigo Levi Quando il giornalismo serve la democrazia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
gelocal.it ESTERI

Arrigo Levi aveva cominciato presto a vedersela con la vita e con la politica.

Gli italiani meno giovani ricorderanno Arrigo Levi «mezzobusto» del Telegiornale Rai, efficace conduttore di collegamenti internazionali per la Guerra dei Sei giorni e per l’invasione sovietica di Praga.

Eppure Arrigo Levi merita di essere ricordato per molto altro.

Arrigo Levi è morto l’altra notte a Roma, a 94 anni. (gelocal.it)

Ne parlano anche altre testate

Il giornalista venne accompagnato alla scoperta di Arona fino alla statua e alla chiesa di San Carlo. Quando gli chiedemmo del presidente Napolitano – insiste – ci disse soltanto “i suoi silenzi sono più eloquenti di ogni parola". (La Stampa)

Se ne va un altro grande emiliano-romagnolo, che da questa terra partì per raccontare il proprio tempo. Con Arrigo Levi se ne va un testimone ineffabile della storia del Novecento, un modenese che ha dovuto lottare contro le leggi razziali fasciste e che ha saputo raccontare il mondo in modo onesto e appassionato. (Estense.com)

La sua scomparsa ha generato numerose reazioni di cordoglio nel mondo della politica, della stampa e della televisione. Levi è scomparso nella sua casa di Roma. (Editoria.tv)

Basti ricordare l’indignazione del vescovo Geremia Bonomelli davanti al trattamento infame degli italiani nella sala d’aspetto loro riservata alla stazione di Basilea dov’erano «trattati peggio degli zingari». (Corriere della Sera)

Successivamente fu corrispondente del quotidiano torinese "Gazzetta del Popolo". Dal 1953 al 1959 inviò le sue corrispondenze da Roma al quotidiano "Corriere d’Informazione", edizione pomeridiana del "Corriere della Sera". (il Resto del Carlino)

Aveva 94 anni. - gaiaitaliacom : Morte di Arrigo Levi. (Zazoom Blog)