Paura tra gli allevatori per l’epidemia di “lingua blu” in Canavese

Preoccupano in Canavese i casi di «Bluetongue». Si tratta di una febbre catarrale, non contagiosa per l’uomo, che prende il nome di lingua blu per il colore cianotico osservato sulla mucosa linguale che mette in pericolo la salute di ovini, caprini e bovini: è un’infezione virale trasmessa da insetti vettori (moscerini). Ed è una vera e propria epidemia che – secondo i dati forniti dal servizio v… (La Stampa)

Su altre fonti

In Sardegna è allarme lingua blu. L’epidemia che colpisce gli ovini ha già coinvolto complessivamente oltre 10mila capi, dei quali più di mille sono deceduti. (Sky Tg24 )

Ma probabilmente, andando indietro negli anni, nemmeno quando era ospitata alla Celadina o anche un secolo fa, quando il Foro boario si stendeva dove oggi si trovano le Autolinee e vi si aggiravano uomini col tabarro a fare affari sulla base di strette di mano. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Stando ai dati forniti all’Ansa dall’osservatorio epidemiologico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna sarebbero 10.134 gli animali attualmente infetti, di cui 1.062 già morti. (Cagliaripad.it)

Secondo quanto riportato nella nota, le movimentazioni da vita degli animali delle specie sensibili verso territori extraregionali sono consentite fermo restando l’obbligo di: Per limitare la circolazione della malattia la Direzione Sanità della Regione ha diffuso alcune indicazioni. (Ruminantia)

PASTURO – La lingua blu inizia a preoccupare seriamente gli allevatori valsassinesi. Si sta diffondendo con sempre maggior forza la cosiddetta febbre della lingua blu, ovvero la febbre catarrale degli ovini, malattia virale trasmessa dai moscerini del genere Culicoides a tutti i ruminanti domestici e selvatici. (Valsassinanews)

Niente mostre bovine alla Fiera di Sant’Alessandro (dedicata al mondo agricolo) in programma da venerdì 6 a domenica 8 settembre alla Fiera di Bergamo. (La Voce delle Valli)