Calabria Milan, slitta la deposizione del capitano sull’inchiesta Curva: quando sarà sentito

Calabria Milan, il capitano non è stato ascoltato ieri riguardo l’inchiesta Curva: slitta la deposizione, ecco quando sarà sentito Calabria sarebbe dovuto essere sentito ieri riguardo l’inchiesta Curva portata avanti dalla Procura di Milano. Ma così non è stato. La deposizione del capitano Milan è slittata e, come scrive Tuttosport, si svolgerà la prossima settimana. Stando agli atti Calabria avrebbe incontrato il capo degli ultrà rossoneri Luca Lucci (ora in carcere) nel febbraio del 2023 in un bar. (Milan News 24)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Com’è noto, il nome del capitano del Milan è emerso nel corso delle indagini che stanno coinvolgendo la Curva Sud Milano e anche gli ultras dell’Inter. Le ultime notizie su Calabria in relazione all’inchiesta sugli ultras del Milan: posticipata la sua audizione sulla vicenda. (MilanLive.it)

L’inchiesta sugli ultras della Dda di Milano lo ha, invece, allontanato per qualche ora da Appiano e lo ha trascinato fin dentro a un commissariato di polizia in zona Duomo: non indagato, è stato sentito come testimone in una storiaccia di ultras in odor di mafia arrivati a bussare alle porte di Inter e Milan, ma si sarebbe di certo risparmiato anche il semplice accostamento. (La Gazzetta dello Sport)

Inchiesta ultrà: a giorni gli atti dei pm arriveranno alla Figc (Milan News)

Inzaghi, Zanetti e l’Inter: il rapporto fuorilegge e l’aria che tira in Procura

Le ultime settimane stanno diventando ormai pesantissime per il mondo del calcio con l’indagine ultras che prende piede: coinvolto anche Spalletti? (Calcio mercato web)

"Spalletti a livello di comunicazione è zero. Non sa quando deve parlare, non sa quando stare zitto e non sa portare rispetto ai colleghi. È una cosa così grave e delicata, per le sue dichiarazioni a livello sportivo si dovrebbe vergognare, dovrebbe avere il buon senso di stare zitto. (CalcioNapoli24)

E questo, al di là di come si possa evolvere l’inchiesta, è un punto piuttosto importante per i potenziali sviluppi della giustizia sportiva. Perché quel tipo di rapporto è espressamente vietato dalle norme federali e più precisamente dall’articolo 25, comma 10, che fa riferimento a una legge dello Stato (41/2007), frutto dell’inasprimento delle regole dopo l’assassino dell’ispettore Raciti nel 2007. (Tuttosport)