Ponte sullo Stretto, Salvini senza freni contro don Ciotti: “Rischio mafia? E’ un signore in tonaca ignorante e superficiale”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Guai a dire che gli appalti milionari del Ponte sullo Stretto, grande obiettivo del governo, possa attirare gli appetiti delle mafie. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini infatti rifiuta l’idea a tal punto che è arrivato ad attaccare don Luigi Ciotti, il fondatore e presidente di Libera, il cui impegno contro la criminalità organizzata va avanti da trent’anni. Salvini lo ha chiamato “un signore in tonaca”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Dopo aver ricostruito le circostanze per le quali il ministro Salvini ha duramente attaccato il presidente di Libera appellandolo come un “signore in tonaca” che mette insieme “cosche e coste” offendendo milioni di cittadini calabresi e siciliani esprimiamo la nostra piena solidarietà e il ringraziamento a don Luigi Ciotti per l’impegno instancabile che profonde nella lotta alle mafie e per l’affermazione della legalità. (Arci)

Mentre la Sicilia è martoriata dagli incendi delle ultime ore, che hanno esacerbato le già numerose criticità di un territorio che da tempo richiede migliori servizi e tutele, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto. (Virgilio Notizie)

Il ministro: "Iniziativa di grandissimo valore materiale e sociale" (LaPresse)

Corigliano-Rossano – Ecoross presenta “RePlay”, l’entusiasmante iniziativa itinerante dell’estate 2023, ideata per allietare le serate dei cittadini e promuovere attivamente la partecipazione del pubblico presente. (Corriere di Lamezia)

«Preoccupano i toni e le espressioni pronunciate da un ministro della repubblica nei confronti di una persona e di storia pluridecennale di impegno concreto contro mafie e corruzione, a favore dei più deboli, per la costruzione della giustizia sociale. (Avviso Pubblico)

Roma, 25 lug. “Il Pd, difendendo don Ciotti, mente sapendo di mentire. Siciliani e calabresi sanno bene che don Ciotti ha dato loro dei presunti criminali. Forse l’ideologia e il voler attaccare Salvini in tutti i modi ha accecato a tal punto il leader di Libera da fargli vedere ogni meridionale come possibile mafioso? Ci auguriamo si scusi al più presto non solo con il ministro delle Infrastrutture, ma con tutto il Mezzogiorno”. (La Sicilia)