Quota 103, presidente Inps spiega perché è stata un flop
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Quota 103 è ufficialmente un flop. A confermarlo è stato lo stesso presidente dell’Inps, Gabriele Fava, che, durante un’audizione sulla Manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha certificato il fallimento di questa forma di pensionamento anticipato con appena 1.600 richieste presentate. L’insuccesso è stato attribuito a una combinazione di fattori strutturali che hanno scoraggiato i lavoratori a richiedere Quota 103. (Sbircia la Notizia Magazine)
La notizia riportata su altri media
Il presidente dell’Inps Gabriele Fava, in audizione sulla Manovra presso la commissione Bilancio di Camera e Senato, ha giustificato il disinteresse dei pensionandi per Quota 103 parlando dalla "scarsa convenienza del calcolo contributivo" e tirando in ballo il "limite all’importo della pensione fino a che non si raggiunge l’età di accesso all’assegno di vecchiaia". (QuiFinanza)
Introduzione (Sky Tg24 )
Nuove misure in materia di trattenimento in servizio sono contenute nella bozza della Legge di Bilancio 2025, che ha cominciato il suo percorso parlamentare. Quota 103 (QuotidianoPiù)
Quanto a Quota 103 (somma di 62 anni età e 41 di contributi) ritorna attuale anche la facoltà, una volta raggiunti i requisiti di pensione, di trattenersi ancora in servizio in cambio di un esonero dai contributi Inps, detto “bonus Maroni” ministro dell’epoca del nuovo bonus. (Avvenire)
Inoltre, il DDL di Bilancio prevede un trattamento fiscale più favorevole rispetto all’attuale versione dell’incentivo. In particolare, spetterà non solo ai lavoratori dipendenti che matureranno i requisiti per la pensione anticipata flessibile Quota 103 nel corso del prossimo anno, ma anche a coloro che perfezioneranno i requisiti contributivi per la pensione anticipata ordinaria. (Ipsoa)
Il problema, come ha spiegato l'Inps, è che ci sono altre misure più convenienti per i lavoratori dipendenti che mirano alla pensione. (Fanpage.it)