Jihadismo, capitalismo e neo-ottomanesimo: «Niente di buono per il popolo siriano»
Quale ruolo possono avere le forze di sinistra nella realtà mediorientale ormai dominata da poteri fondamentalisti e da un neocolonialismo che vede in azione potenze regionali e globali? Lo chiediamo a Kemal Okuyan, segretario generale del Partito comunista di Turchia (Türkiye Komünist Partisi, Tkp), dopo che di fronte ai droni delle colonne guidate da Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) l’esercito siriano si è dissolto, stremato da 13 anni di guerra e sanzioni, con soldati di leva mal equipaggiati, perfino malnutriti. (il manifesto)
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Una premessa appare necessaria per frenare i peana fin troppo ottimisti sul fulmineo cambio di regime e sulle aspettative di svolte gradite alla comunità internazionale e alla popolazione da parte di fazioni eterogenee a maggioranza islamiste, tranne curdi e drusi. (Analisi Difesa)
Dove sino a 8 anni fa stavano i campi militari fondamentalisti di Isis e Al Nusra oggi pattugliano i miliziani di Hayat Tahrir al Sham (Hts), il gruppo islamico che ha rovesciato il regime di Bashar Assad: le colline attorno al capoluogo della rivoluzione sono costellate di nuovi quartieri fatti di palazzi moderni costruiti dalle compagnie edili turche. (Corriere della Sera)
Vorrebbe comprare tutto: un frigorifero, una lavastoviglie, la legna per l’inverno, un 4×4. Ibrahim ha guidato per quattro ore da Damasco: “È incredibile, tesoro – dice al telefono con la moglie -. (Il Fatto Quotidiano)
Quale ruolo possono avere le forze di sinistra nella realtà mediorientale ormai dominata da poteri fondamentalisti e da un neocolonialismo che vede in azione potenze regionali e globali? (Contropiano)
Se vedremo un rischio in questo senso, prenderemo rapidamente le misure necessarie". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, con un riferimento implicito alle rivendicazioni autonomiste delle zone nel nord della Siria sul confine turco, dominate dalle forze curde, ritenute da Ankara terroriste. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lo ha detto all'Afp Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui da venerdì sera i combattimenti intorno alla città di Manbji hanno fatto 101 morti, 85 tra i gruppi filoturchi e 16 tra le Forze democratiche siriane (Sdf). (Adnkronos)