Anno santo, le chiese della diocesi di Viterbo dove i fedeli potranno ottenere l’indulgenza
Elenco definito con decreto vescovile da monsignor Orazio Francesco Piazza : Viterbo – (fed.foc.) – Anno santo, designate le chiese della diocesi di Viterbo dove i fedeli potranno ottenere l’indulgenza giubilare. Viterbo – Il vescovo Orazio Francesco Piazza Viterbo, la città dei Papi, si prepara al Giubileo 2025, l’Anno santo. Il vescovo della diocesi Orazio Francesco Piazza ha siglato il decreto vescovile sulla costituzione delle chiese giubilari presenti nel territorio viterbese e selezionate ad hoc per l’occasione. (Tuscia Web)
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Tale scelta rappresenta un’importante occasione per i fedeli di vivere con partecipazione l’Anno Santo, un momento di grazia e di rinnovamento spirituale, in cui la speranza e la misericordia sono al centro della riflessione cristiana. (Terre Marsicane)
La tradizione vuole che ogni Giubileo venga proclamato tramite la pubblicazione di una Bolla Papale (o Bolla Pontificia) d’Indizione. La Bolla di indizione del Giubileo, in cui si indicano le date dell’inizio e del termine dell’Anno Santo, viene emanata di solito l’anno precedente, in coincidenza con la Solennità dell’Ascensione. (Diocesi di Treviso)
C’è grande attesa per il Giubileo 2025, che vedrà confluire a Roma pellegrini e viaggiatori di fede cristiana provenienti da ogni parte del mondo. Il Giubileo 2025 è stato annunciato da Papa Francesco lo scorso mese di maggio dalla bolla Spes non confundit e “ci ricorda che noi siamo tutti pellegrini, tutti in cammino”, ha spiegato il pontefice. (Travel The Wom)
È il cuore del messaggio di don Luigi Ciotti, che è intervenuto venerdì, 15 novembre, al convegno “Libera la speranza”. Solo in questo modo potrà essere moltiplicata per raggiungere tutti e ognuno durante il Giubileo (Romasette.it)
Annunciato da Papa Francesco nella bolla Spes non confundit, il Giubileo sarà il venticinquesimo Anno Santo ordinario della storia della Chiesa cattolica e il secondo presieduto dall’attuale pontefice. (Moveo)
Improvvisamente mi passa accanto un uomo senza cappuccio né ombrello, così, siccome andiamo nella stessa direzione, gli allungo il mio per ripararci insieme. Alle sei di pomeriggio c’è un bel cielo violaceo sopra le architetture barocche dell’Ateneo. (IlSudest)