Mobilità sanitaria, i dati 2023 confermano: al Sud solo il Molise è in attivo

Viaggi della speranza per curarsi? Sì, è ancora così in Italia. E le rotte sono sempre le stesse. Tutto come prima del Covid nei primi dati sulla mobilità sanitaria elaborati da Agenas e pubblicati ieri dal Sole 24 Ore. Stesse rotte. Dunque quasi esclusivamente ci si sposta verso il nord Italia. Stesse rotte però vuol dire anche che resta il Molise l’unica regione del Centrosud che ha un saldo attivo: il valore delle cure erogate a pazienti extraregionali (in massima parte dai due grandi erogatori privati convenzionati Responsible e Neuromed) è più alto della cifra che la Regione deve “sborsare” ad altre amministrazioni per i suoi residenti in fuga. (Primo Piano Molise)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), la domanda si sta evolvendo: le richieste di prestazioni a bassa complessità sono in aumento, mentre quelle ad alta complessità diminuiscono. (L'INDIPENDENTE)

Potrebbe nascere una rete di “ospedali nazionali”, una “rete dell’eccellenza” come la chiamano al ministero della Salute che dovrebbe coprire tutto il Paese da Nord a Sud. (Il Fatto Quotidiano)

Le strutture sanitarie più ambite dai... La fuga dei pazienti in cerca di cura soprattutto verso gli ospedali del Nord sfiora ormai i 3 miliardi e supera addirittura i livelli di prima del Covid. (Virgilio)

Costruire una dorsale che inizialmente sarà costituita di almeno 8-10 super ospedali d'eccellenza in grado di coprire tutte le aree del Paese per evitare la fuga ogni anno di decine di migliaia di pazienti soprattutto dal Sud al Nord in cerca di cure spesso salva vita. (Il Sole 24 ORE)

Un saldo negativo sulla mobilità sanitaria di oltre 127 milioni, anche nel 2023 la Puglia paga dazio. I “viaggi della speranza” continuano incessanti, anzi dopo il periodo Covid sono tornati ad aumentare: un danno per pazienti e famiglie ma anche per le casse pubbliche. (quotidianodipuglia.it)

FOGGIA – Un saldo negativo sulla mobilità sanitaria di oltre 127 milioni, anche nel 2023 la Puglia paga dazio. I “viaggi della speranza” continuano incessanti, anzi dopo il periodo Covid sono tornati ad aumentare: un danno per pazienti e famiglie ma anche per le casse pubbliche. (StatoQuotidiano.it)