Perché il risorgere della guerra civile in Siria non si può imputare a Israele (di A. Molle)
Il conflitto siriano, che ha devastato il paese per oltre un decennio, è un fenomeno complesso con radici profonde e molteplici attori coinvolti. Recentemente, alcuni osservatori hanno cercato di collegare il risorgere della guerra civile siriana alle operazioni militari di Israele in Gaza e Libano con l’obiettivo di attribuire al governo di Israele la colpa di ciò che sta acc… (L'HuffPost)
Su altre fonti
“La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l’Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l’invito ad entrare nella Nato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato la nuova responsabile della diplomazia Ue, Kaja Kallas, il presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa, e la commissaria per l’Allargamento, Marta Kos, nella loro prima visita ufficiale all’estero. (Il Sole 24 ORE)
La crisi siriana irrompe in un Medio Oriente che stava iniziando - con tutti i limiti e le criticità del caso - un processo di de-escalation delle tensioni, cominciato con l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. (L'HuffPost)
Nel marzo del 2011 migliaia di siriani, all'epoca delle cosiddette Primavere Arabe, sono scesi in piazza per chiedere riforme democratiche, contestando Assad, della minoranza alawita, salito al potere dopo la morte del padre Hafez, nel 2000, in un Paese a maggioranza sunnita. (Adnkronos)
Gli Stati Uniti hanno avvertito Israele che sta violando i termini dell'accordo di cessate il fuoco: secondo fonti a conoscenza dei dettagli, "ci sono state violazioni israeliane della tregua, principalmente con il ritorno visibile e udibile dei droni dell'Idf nei cieli di Beirut". (Tiscali Notizie)
Lo scrive il quotidiano arabo Asharq Al-Awsat, secondo il quale la leadership di Hamas è “aperta a discutere qualsiasi idea e proposta che possa portare alla fine della guerra e alla protezione del popolo palestinese, al ritiro di Israele dalla Striscia di Gaza, al ritorno degli sfollati, all’ingresso di aiuti umanitari” e allo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. (CremonaOggi)
“Ma alla fine, tutti torneranno al punto di partenza: la necessità di fare la pace; con o senza Bashar al-Assad”. – Sunniti e sciiti, jihadisti contro il regime alleato di Iran e Hezbollah libanesi, nascosto sotto l’ombrello protettivo dei missili russi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)