Libano, l'arcivescovo di Tiro: “Nessuno vuole la guerra”

Olivier Bonnell – Città del Vaticano Ancora una volta, gli abitanti del Libano meridionale hanno la sensazione di essere ostaggio di un conflitto che non li riguarda. Dall'8 ottobre 2023, migliaia di persone sono fuggite dai villaggi vicini al confine israeliano, cercando rifugio a Beirut o in altre città più a nord. Da allora, i combattimenti tra Tsahal e Hezbollah sono stati quotidiani. Ma gli attacchi alle apparecchiature di telecomunicazione della milizia sciita degli ultimi giorni, martedì 17 e mercoledì 18 settembre, hanno aumentato l'ansia e l'incertezza. (Vatican News - Italiano)

Ne parlano anche altre fonti

Ibrahim Aqil e Ahmed Wahabi, due fra i più alti dirigenti e comandanti militari di Hezbollah, uccisi in un colpo solo assieme a 14 fra quadri intermedi e semplici militanti dell'organizzazione. Il bilancio definitivo del raid missilistico condotto venerdì pomeriggio da due F 35 israeliani sul quartiere di Dahiya, alla periferia meridionale di Beirut, lascia sbigottiti. (il Giornale)

A poco meno di 48 ore dal secondo sabotaggio di dispositivi di comunicazione che ha scosso le fila di Hezbollah, lo Stato ebraico ieri ha lanciato un nuovo attacco mirato al gruppo libanese nel quartiere Dahieh, nella periferia sud di Beirut (Nicola Porro)

L’audace operazione israeliana che in meno di 48 ore ha disarticolato le comunicazioni wireless di Hezbollah ha generato analisi e speculazioni che hanno privilegiato gli aspetti tecnici dell’operazione e le motivazioni che avrebbero indotto Israele ad avvalersi, proprio in questo momento, di questo straordinario asset tenuto nascosto per diversi mesi. (Inside Over)

Beirut, radi di Israele: altro colpo a Hezbollah: ucciso il numero due Ibrahim Aqil

Le immagini della distruzione provocata da un attacco israeliano nella periferia sud di Beirut. Almeno 31 persone sono state uccise, tra cui tre bambini e sette donne, nel bombardamento contro la capitale libanese il 20 settembre. (Tiscali Notizie)

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Un raid chirurgico, un “omicidio mirato” come lo definiscono gli esperti, con due edifici distrutti, 12 morti e più di 60 feriti. La vendetta di Israele questa volta è arrivata dal cielo. (ilmessaggero.it)