I dazi di Trump affossano le Borse europee, colpite auto e farmaceutica

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica ECONOMIA

Continuano a traballare le Borse mondiali, scosse dall’incertezza legata alle parole e alle azioni di Trump, e preoccupate dal loro impatto sulla crescita. Ieri è stata l’Europa a cadere, in una prima parte di giornata dominata dallo spettro di una recessione Usa e dalla nuova escalation tariffaria annunciata dal presidente nei confronti del Canada, poi rientrata in serata. Mentre Wall Street, reduce da un lunedì nero, è andata sulle montagne russe, aprendo male, provando a riprendersi dopo l’ipotesi di cessate il fuoco in Ucraina e poi chiudendo in perdita, anche se più limitata del giorno precedente (S&P 500 a -0,8%, Dow a -1,1%, Nasdaq a -0,2%). (la Repubblica)

Su altri giornali

Ieri nuove cadute delle Borse. E' prevedibile che, al di là di fasi di pause e di stabilità, scossoni a Wall Street si verificheranno ancora se l'amministrazione e lo stesso Trump continueranno a spiegare gli impatti negativi di Borsa come dovuti alla fase di transizione, al rischio di una recessione, al livello dei tassi d'interesse, ai possibili primi effetti dei dazi e così di seguito. (ilmessaggero.it)

Quando a metà pomeriggio il presidente dell’Ontario ha annunciato la sua marcia indietro sull’aumento del 25% dei costi dell’elettricità fornita agli Usa e il presidente americano Donald Trump ha spiegato che non attuerà il raddoppio dei dazi sui prodotti canadesi, più di un analista americano ha tirato un sospiro di sollievo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)