Siria, i ribelli jihadisti conquistano l'aeroporto di Aleppo

Siria, i ribelli jihadisti conquistano l'aeroporto di Aleppo I ribelli che si oppongono al regime di Assad hanno preso il controllo dell'aeroporto militare di al-Nayrab ad Aleppo, in Siria. I gruppi armati, che dal 27 novembre si scontrano con le forze del regime nel nord del paese, continuano ad avanzare a est e sud-est di Idlib. Dopo l’inizio delle operazioni dei gruppi armati anti-regime contro Aleppo, le forze del regime siriano hanno perso in breve tempo il controllo di vaste aree. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Contemporaneamente intorno al regime di Assad si muovono più o meno indirettamente Turchia, che appoggia i ribelli, e Russia, tradizionale alleato della Siria. Mentre si registrano già 600 vittime nei combattimenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nell’estate del 2011 fu proprio ad Aleppo che germogliò il seme, piantato nella piccola cittadina di Dar’a, delle proteste anti-governative siriane. (Il Fatto Quotidiano)

Siria nel caos, Assad attacca Usa. Iran sostiene il regime Siria. Nel paese sono entrate milizie sostenute dall’Iran per aiutare le forze dell’esercito di Bashar Al-Assad che combattono contro i ribelli jihadisti. (TV2000)

Israele spara contro Hezbollah, a Beirut la cerimonia per Nasrallah: la tregua in Libano traballa

È ripartita l’offensiva dei ribelli contro il regime di Bashar al Assad. (ilmattino.it)

Roma, 3 dic. - Dopo aver conquistato ampie zone del Nord, i ribelli guidati dagli islamisti sono avanzati verso la quarta città della Siria, Hama. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani hanno preso il controllo di diverse località della provincia dopo violenti scontri con le forze siriane. (Il Sole 24 ORE)

Il «cessate il fuoco» tra Israele ed Hezbollah è nato solo da 3 giorni, ma è già segnato da cicatrici e lutti. Ha fermato i bombardamenti su Beirut, chiuso l’incubo dei droni israeliani su tutto il Paese, fermato i razzi di Hezbollah sul nord dello Stato ebraico, ma non è riuscito a mettere le armi a tacere. (Corriere della Sera)