Finanziamenti alle imprese: -7,5% nel I trimestre 2024, in calo anche dell’importo erogato

L’ultimo rapporto di CRIF ha evidenziato una riduzione del credito concesso alle imprese italiane e un aumento del rischio di default. Questa situazione rappresenta un ulteriore sfida significativa per il settore imprenditoriale del nostro Paese in un contesto di generale incertezza e instabilità. In calo il credito erogato alle imprese e alle ditte individuali La contrazione del credito e l’incremento del rischio di default rappresentano un fattore di ulteriore criticità per le imprese italiane, in un contesto economico e geopolitico incerto. (Creditnews.it)

Ne parlano anche altre testate

«Nel 2023 vi è stata una riallocazione della domanda di strumenti finanziari, che si è spostata dai depositi bancari a strumenti più remunerativi». «I risparmiatori hanno accresciuto soprattutto gli investimenti in titoli di Stato, obbligazioni bancarie e quote di Oicr . (Gazzetta del Sud)

Sulla riduzione della domanda al Nord e nel Mezzogiorno hanno inciso, oltre che l'indebolimento della congiuntura e i più elevati tassi di interesse praticati dalle banche, il maggior ricorso all'autofinanziamento e le minori esigenze per la ristrutturazione delle posizioni debitorie pregresse. (LA STAMPA Finanza)

Nel secondo semestre del 2023 è proseguita la contrazione della domanda di credito delle imprese per tutte le aree del Paese a eccezione del Centro, in cui le richieste di finanziamenti sono tornate a crescere moderatamente. (Milano Finanza)

Bankitalia, durata media dei nuovi mutui è salita a 25 anni - Geagency

Le imprese del centro Italia nel secondo semestre del 2023 sono state le uniche a invertire la rotta e ad aumentare la domanda di finanziamento bancario. Per tutte le altre aree del Paese, invece, è proseguita nel secondo semestre dell’anno scorso la contrazione della domanda di credito. (ilmessaggero.it)

I depositi bancari di imprese e famiglie siciliane fanno registrare un crollo verticale dopo un biennio di crescita (Quotidiano di Sicilia)

“Secondo le indicazioni delle banche partecipanti alla rilevazione, per i mutui alle famiglie destinati all’acquisto di abitazioni erogati nel 2023 il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia al momento della concessione (loan-to-value at origination, LTV-O) è sceso al di sotto del 70 per cento (oltre 2 punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente). (GEA)