La Ue teme i dazi di Trump. “Farmaceutica, auto e chimica i settori più esposti”. Made in Italy alimentare a rischio

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Ucraina Morti sul lavoro

La spinta protezionistica che arriverà dall’amministrazione Trump, uscito vincitore dal duello con Kamala Harris per la Casa Bianca, spaventa l’Europa che già fa i conti con la crisi tedesca e la frenata dell’industria dell’auto. Non è un caso se mercoledì i titoli dei grandi costruttori automobilistici tedeschi sono andati a picco in borsa. Le mosse del futuro 47esimo presidente dovrebbero preoccupare non poco anche l’Italia, il cui export nonostante il trionfalismo del governo è in calo già dal 2023. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

ROMA – Con l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America, sul fronte della politica commerciale, preoccupano i dazi nei confronti dell’Europa che “potranno essere, a seconda dei settori, dal 10 al 20%”. (Dire)

Se l’eleganza della diplomazia internazionale fosse una danza, immaginatevi Trump che invita l’Europa a ballare sui carboni ardenti, perché, come ha dichiarato il magnate a più riprese, l’Europa è una “fidanzata tirchia,” e non solo per le spese Nato, ma anche perché a suo dire continua a sfogliare il menù senza mai ordinare abbastanza prodotti americani. (la VOCE del TRENTINO)

La vittoria di Donald Trump nell’infuocata corsa alla Casa Bianca contro Kamala Harris porta con sé una serie di sfide, rischi e interrogativi sulla direzione delle politiche economiche e industriali non solo americane, ma globali, che mettono sul chi vive governi e istituzioni, economisti e studiosi, che cercano di prevedere che forma avrà la seconda era della ‘Trumpeconomics’. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Euro Trump: ecco perché per l’Italia potrebbe essere un vantaggio

La vittoria di Donald Trump mette a repentaglio l’obiettivo di crescita del Pil italiano dell’1,2% nel 2025 e la riduzione del rapporto deficit Pil dello 0,5%, promesso all’Ue e presente all’interno del nuovo documento programmatico di bilancio inviato alla Commissione a ottobre. (Italia Oggi)

Wall Street vola, le piazze europee cedono dopo un avvio positivo solo per finta. L’America corre sui mercati, il Giappone pure, l’Europa subisce. (La Stampa)

Calenda ha evidenziato le difficoltà economiche in arrivo: “L’Occidente si sta sgretolando, un pezzo alla volta, e non ce ne accorgiamo perché fotografiamo pizze su Instagram. Nulla di sorprendente, ma questa volta sono loro al governo, e le conseguenze se le prenderanno tutte”, così il senatore Carlo Calenda dopo i risultati delle elezioni Usa. (Il Fatto Quotidiano)