Attacco all’Iran, telefonata Netanyahu-Biden: “Condivisi alcuni dettagli”. Teheran: “Israele trascina la regione nella catastrofe”

– Nel colloquio telefonico con il presidente Joe Biden, il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ha presentato un piano completo per la risposta di Israele all'attacco iraniano del primo ottobre, ma i funzionari Usa si sono detti “soddisfatti” alla luce dei dettagli condivisi. Lo ha riferito la tv americana Abc aggiungendo che – stando a fonti statunitensi – il governo israeliano è aperto alle argomentazioni che gli sono state presentate, in particolare riguardo agli obiettivi da colpire in Iran. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

Un discorso che ha subito catturato l’attenzione. La frase è stata pronunciata davanti ai militari dell’Unità 9900, il reparto che raccoglie dati sul campo, informazioni satellitari e le ricognizioni degli aerei-spia. (Corriere della Sera)

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Settimane in cui la tensione tra i due leader non ha fatto che salire, con il presidente americano spesso colto di sorpresa dalle iniziative del premier israeliano, compresa quella di ordinare l’ uccisione del leader di Hezbollah in Libano quando si trovava a New York per l’ Assemblea Onu . (Gazzetta del Sud)

Missili, incursori e jet contro l’Iran. Israele punta gli obiettivi militari

L’account su X dello stato ebraico: L'Iran deve essere fermato prima che sia troppo tardi". “Nella giornata di mercoledì Joe Biden e Benjamin Netanyahu si sentiranno per parlare della risposta israeliana contro l’Iran”. (la Repubblica)

Israele spera che una disfatta militare in caso di reazione diretta dello Stato Ebraico contro la Repubblica Islamica dopo i raid dell'1 ottobre causi il tracollo dell'Iran degli ayatollah. E anche le manovre di Reza Ciro Pahlavi, erede dell'ultimo scià che ha invitato le genti persiane a sollevarsi contro il governo khomeinista di Ali Khamenei (Inside Over)

Oggi Netanyahu convocherà il Gabinetto di guerra e darà il via a una serie di operazioni militari con i caccia ma anche con truppe infiltrate di terra. Questo scenario, però, va calibrato con la necessità di Israele di non rivelare troppi dettagli, e perfino con la strategia di alzare cortine fumogene veicolando informazioni non veritiere. (ilmessaggero.it)